Roma, mobilità elettrica: 700 colonnine di ricarica entro il 2020
Settecento colonnine di ricarica entro il 2020 per sviluppare la mobilità elettrica a Roma, un mercato aperto a tutti gli operatori che intandano investire sul territorio, un quadro di regole definite a tutela del servizio e degli operatori, e un’app che consenta di poter far richiesta di colonnine elettriche sul territorio. Sono questi gli intenti del primo Piano della mobilità elettrica, approvato dalla giunta capitolina, e del nuovo regolamento che disciplina l’installazione e la gestione degli impianti di ricarica. Il documento passerà all’esame della commissione Mobilità per poi essere sottoposto ai municipi, che avranno trenta giorni per esprimersi, fino ad approdare in assemblea capitolina. L’obiettivo – si legge in una nota – è garantire un adeguato numero di punti di ricarica anche ad alta e media potenza lungo i principali assi di accesso alla città e nei punti maggiormente trafficati.
“Roma sarà polo di attrazione per l’elettrico nei prossimi anni. – ha dichiarato l’assessora alla Città in Movimento Linda Meleo – La città si dota del primo piano capitolino e del primo regolamento sull’elettrico. Da oggi ha inizio un percorso certo, definito, che porterà ad aumentare gli impianti di ricarica dal centro alle periferie: dalle stazioni di servizio del Gra alle Mura Aureliane. Siamo a lavoro per agevolare i cittadini e per la semplificazione dell’erogazione del servizio: entro un anno realizzeremo un’app che consenta a chiunque lo desideri di richiedere l’installazione dei punti di ricarica, uno strumento consultivo per definire meglio la domanda e migliorare gli spostamenti in città. Saranno promossi incentivi per i gestori di parcheggi privati che siano disposti a offrire servizi di ricarica nei nodi di scambio o nel centro storico”.
Il regolamento definisce la distribuzione capillare delle 700 colonnine elettriche che copriranno tutte le sei zone del Piano generale del traffico urbano. Un numero che tiene in considerazione le esigenze di ricarica in proporzione al numero di addetti, con l’obiettivo di soddisfare il fabbisogno degli utenti. Il regolamento stabilisce la cornice in cui collocare le colonnine per uno sviluppo orientato dell’offerta, ma non pone limiti alle richieste complessive di installazioni pur tracciando un percorso normativo, legato alla fattibilità tecnica. Ogni operatore potrà fare richiesta per un massimo di trenta lotti, ognuno dei quali è composto da quaranta colonnine di “pubblico accesso” per un totale di 1.200 colonnine per azienda. Inoltre per garantire la distribuzione capillare su tutto il territorio di Roma, dal centro alle periferie, le società saranno tenute a distribuire nelle sei zone Piano generale del traffico urbano e in maniera uniforme il 60% degli impianti di ricarica, mentre saranno libere di poter collocare il restante 40%. Nel regolamento, inoltre, si specifica che il 20% dei nuovi impianti sarà ad alta potenza.
itolina.