Roma: nuovo “no” delle associazioni all’aumento del ticket bus
Anche dopo le dimissioni dell’assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Stefano Esposito, le associazioni delle imprese di trasporto con autobus (Anstra, Anc t.p., Caipet, Anitrav e Federlazio trasporti) e le associazioni del turismo (Fiavet Lazio) hanno ribadito la loro contrarietà alle ipotesi di aumento delle tariffe di accesso dei bus turistici alla città di Roma.
“I ticket bus rispondono unicamente ad esigenze di cassa delle amministrazioni locali, senza produrre alcun beneficio in termini di riduzione dei livelli di inquinamento e di traffico – scrivono le associazioni in un comunicato congiunto -. Le amministrazioni locali fingono di ignorare che l’autobus sostituisce la circolazione di almeno 30 autovetture e, pertanto, oltre ad essere uno strumento di decongestione del traffico, risulta essere il mezzo di trasporto su strada di gran lunga meno inquinante per km/passeggero”.
Le associazioni lamentano la gravosità delle tariffe “che attualmente assicurano ai comuni un gettito di almeno 100 mln di euro annui, di cui circa 10 mln riferibili alla sola città di Roma” e criticano “l’assenza di una politica industriale per il turismo e il generale disinteresse delle Istituzioni per il settore che ha consentito il proliferare di tariffe discriminatorie e di dubbia legittimità: il turista che utilizza l’autobus, infatti, è l’unico a pagare due volte (ticket bus e imposta di soggiorno) e soggiace ad un potere di tariffazione da parte dei Comuni praticamente illimitato”.
Sulla questione è stato presentato un ricorso dinanzi alla Commissione Europea nell’ambito del quale è stata recentemente avviata la procedura “EU Pilot”, volta ad acquisire ulteriori informazioni presso le autorità italiane. Un primo passo cui potrebbe seguire l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano.