Roma: report di Legambiente, traffico troppo caotico
Allarme traffico nella Capitale: 2 milioni e 800 mila auto su 2 milioni 700 mila abitanti con livelli di inquinamento acustico fuori controllo di giorno e di notte, insieme alla folle velocità sulle strade cittadine causa dell’aumento di incidenti per pedoni e ciclisti feriti. Con questi dati disarmanti è iniziata la campagna itinerante realizzata del Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare.
Legambiente chiede al Comune di Roma di rivedere le scelte in materia di mobilità urbana, attuando politiche che scoraggino l’uso dell’auto privata, rilanciando il trasporto pubblico locale e il Piano generale del Traffico, volano per scelte coraggiose non più procrastinabili.
Dal laboratorio mobile in corso Sempione emergono livelli inquinanti nei limiti di legge, grazie soprattutto a pioggia e vento. Rumore, invece, oltre le soglie soprattutto di notte con superamenti di oltre 10 decibel.
Il bilancio finale della quinta tappa del tour 2014 del convoglio ambientalista è stato presentato da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente; Roberto Scacchi, direttore Legambiente Lazio; Luca Ricciardi, responsabile laboratorio qualità dell’Aria di Italcertifer; Lorenzo Radice, responsabile Politiche ambientali di Ferrovie dello Stato Italiane.
Il monitoraggio è stato effettuato dal Laboratorio Mobile Qualità dell’aria di Italcertifer, per 72 ore consecutive, in corso Sempione. Oltre ai valori del PM10 e benzene, sono state raccolte informazioni sulle concentrazioni nell’aria di biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono.
Un ulteriore impianto fisso è stato allestito al civico 157 di viale Regina Margherita per monitorare l’inquinamento acustico. Da quest’anno il Treno Verde tiene sotto osservazione anche il PM 2,5 con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione anche sulla frazione di polveri più dannose per la salute e di pretendere che a livello europeo e nazionale siano adottati valori limite più stringenti e maggiormente idonei a tutelare la salute dei cittadini, fissando valori giornalieri o più a breve termine oltre il valore obiettivo come media annua attualmente vigente.