Roma riparte: presentati i progetti per la mobilità e i trasporti nella Capitale
Trasporto pubblico, cura del ferro con nuovi investimenti su ferrovie, metropolitane e linee tramviarie, pedonalizzazioni, logistica delle merci, pedonalizzazioni.
Di tutto questo si è discusso nel corso degli stati generali mobilità capitolina, dal titolo “Roma riparte. La città si connette. Innovazione, sostenibilità, infrastrutture”, che si sono tenuti il 24 giugno all’Auditorium Parco della Musica.
Nel corso dell’evento il sindaco Gualtieri ha annunciato che dal prossimo novembre entrerà in vigore il divieto di accesso nella Fascia Verde anche per i veicoli Euro 2 a Benzina e Euro 3 Diesel. Nel 2023, il divieto nella Fascia Verde sarà esteso agli Euro 4 diesel e alla categoria euro 3 benzina.
All’avvio del Giubileo, nel dicembre 2024, scatterà invece la congestion charge, che sarà applicata nell’area della Ztl Vam, un perimetro più ampio del centro storico che raggiunge quasi i confini dell’Anello ferroviario.
“Ma il provvedimento è ancora in fase di studio – ha spiegato l’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè –. Il perimetro Ztl Vam è quello dove abbiamo già posizionato le telecamere”. Previsti anche accessi gratuiti: “Come avviene a Milano, ci sarà un numero di accessi liberi ogni anno anche con la nostra congestion charge. A Roma il provvedimento è ancora allo studio per capire se avverrà in base al numero degli accessi o al numero dei chilometri”.
“Prevedremo contestualmente – ha aggiunto Gualtieri – un potenziamento del trasporto pubblico e fasce di gratuità del tpl per chi deve recarsi al centro dalle periferie. Lo realizzeremo e lo renderemo attuabile con un grande confronto”.
Investire sul trasporto pubblico
Per migliorare i collegamenti in città resta prioritario l’investimento sul trasporto pubblico. “La rivoluzione è quella di dotare finalmente Roma di una rete di trasporto pubblico all’altezza di una capitale europea – ha spiegato Gualtieri –.
Complessivamente abbiamo a disposizione 3,9 miliardi fino al 2026, ancora di più ne avremo entro il 2030. Il governo ci sta aiutando molto”.
Entro il Giubileo è prevista la realizzazione della tramvia Tiburtina e di un tratto della Termini-Vaticano-Aurelio. La tramvia per il momento si fermerà a piazza Venezia. Ha spiegato Lucia Conti, commissario straordinario per la linea C e per 4 tramvie (Tva, Tiburtina, Togliatti e Giardinetti).
Per quanto riguarda l’avanzamento della Metro C, “recentemente sono arrivati i finanziamenti – ha aggiunto Conti –. Stiamo riattivando tutte le procedure e cercheremo di aprire per tempo il cantiere di piazza Venezia, probabilmente nel gennaio del 2023. Per il Giubileo sarà lo scavo archeologico in corso più bello e grande mai avvenuto a Roma. Inoltre è stato programmato “definitivamente dal MIT lo stanziamento complessivo per la tratta T2, l’intero tracciato fino a Clodio”.
In tema di trasporto su ferro, l’assessore Patanè ha delineato gli impegni dell’Amministrazione da qui al 2030: “Abbiamo in cantiere 4 tranvie tra il 2025 e il 2026: Tva, Giardinetti, Tiburtina e Togliatti. Poi altre 7 entro il 2030: la Togliatti-Ardeatina, la Marconi, la piazza Mancini-Vigna Clara, la Tiburtina-Ponte Mammolo, l’Anagnina-Tor Vergata, la Barletta-Clodio e il tram della Musica. Arriveremo così a 17 linee tranviarie. Poi, sempre entro il 2030, la linea A fino a Montemario e Torrevecchia su altro lato, l’avvio dei lavori della Metro D e l’avanzamento della linea C per cui stiamo anche lavorando a una ipotesi di sfioccamento a Tor Vergata”.
La mobilità sostenibile
L’assessore Patanè ha anche annunciato gli obiettivi dal punto di vista della micromobilità. “Vogliamo ridefinire lo spazio fisico esistente su strada: togliere spazio fisico alle autovetture e darlo alla pedonalità, al trasporto pubblico, alle biciclette e alla mobilità attiva. Realizzeremo ulteriori 150 km di piste ciclabili con la realizzazione del Grab Bike Round Circle, 100 strade scolastiche, 50 isole ambientali e zone 30 ed alcune pedonalizzazioni di importanti assi viari come via Giulia e via dei Cerchi”.
Alberto Zorzan, direttore generale di Atac, ha anche ricordato che nei prossimi 5 anni arriveranno 1000 nuovi autobus, con un rinnovo del 50% della flotta.
La logistica delle merci
Il presidente di Roma Servizi per la Mobilità, Anna Donati, ha affrontato il tema della logistica delle merci urbane: “Tutta l’Italia anzi l’Europa è molto indietro. Noi faremo un piano di settore, Puls (Piano urbano di logistica sostenibile) in cui efficientare il sistema, promuovere veicoli puliti, fare le piazzole di carico e scarico per non vedere la terza fila in sosta abusiva che poi crea anche insicurezza.
Su questo abbiamo avuto un mandato dall’assessore ed è un tema presente nel Pums. Stiamo programmando per poi attuare, cosa che è essenziale fare con il mondo del lavoro di quel settore”.
Sul tema degli spostamenti, Donati ha ricordato che “la metà dei romani che si sposta tutti i giorni non fa più di cinque chilometri”, dunque una mobiltà di prossimità che può essere riconvertita con le giuste opportunità di trasporto. In questo senso, Grab e Appia Antica sono progetti fondamentali per la ciclabilità di Roma.
Il futuro paesaggio della mobilità a Roma potrà contemplare un’altra tappa attesa da anni. “Il progetto di punta da qui al 2030 sarà la chiusura dell’anello ferroviario. Completato il piano di fattibilità tecnico-economica, “apriremo a settembre il dibattito pubblico – ha spiegato Vera Fiorani, amministratrice delegata di Rfi –. Dobbiamo aumentare il numero di accessi alla mobilità ferroviaria”.
In questo senso, Fiorani ha spiegato che Rfi sta lavorando a otto nuove fermate: “l’anello ferroviario è di 14 chilometri, sette dei quali sono stati messi in funzione a binario unico poche settimane fa. Entro il Giubileo avremo un doppio binario”.
“Bisogna iniziare a lavorare per il 2030, per cambiare l’approccio alla mobilità. Avremo uno scenario completamente diverso” ha concluso Fiorani.