Roma: segnali stradali fuorilegge
Due segnali verticali su tre sono fuorilegge e il 94% della segnaletica orizzontale non è a norma nel campione esaminato. Questo il risultato dell’indagine sullo stato della segnaletica a Roma presentata questa mattina in occasione dell’Assemblea pubblica di Assosegnaletica – l’Associazione aderente ad ANIMA/Confindustria che riunisce le imprese produttrici di segnaletica stradale.
Illeggibili, arrugginiti, errati e troppo vecchi sono i segnali di alcune aree della Capitale durante un sopralluogo a campione eseguito la scorsa settimana. Spesso coperti da piante oppure inefficaci per la perdita di colorazione, illuminazione e catarifrangenza. Gran parte dei segnali sono stati simpaticamente denominati ‘nonni cartelli’, perché preistorici e scaduti. Sul lato posteriore dei segnali, infatti, appaiono date quali 1968, 1979, 1982, mentre di norma i cartelli con pellicola di classe 1 dovrebbero essere controllati ogni sette anni e quelli con pellicola di classe 2 ogni dieci.
Nel corso dell’assemblea sono state espresse anche critiche ai ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi alla riforma del Codice della Strada, decreti che dovrebbero anche prevedere le modalità di utilizzo dei fondi per la manutenzione stradale. In particolare, la riforma del Codice (articolo 25 comma 12-bis, ter) prevede che il 50 per cento dei proventi delle multe sia destinato agli enti proprietari delle strade e l’altro 50 per cento agli enti accertatori per la realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, comprese la segnaletica.