Sciopero, fermi due regionali su cinque
E’ terminato alle 21 di domenica lo sciopero dei macchinisti indetto da Orsa e Cub Trasporti. Disagi per i viaggiatori, soprattutto sulle linee regionali. E, a sciopero quasi concluso, la solita guerra di numeri tra sindacato e azienda.
Mentre per le Ferrovie dello Stato le adesioni sono state intorno al 17% del personale, Orsa stima invece un 70%. Come spiegare una tale discrasia nelle cifre? Probabilmente perché le Ferrovie calcolano la percentuale sulla base del totale del personale, mentre il sindacato prende in considerazione solo macchinisti e capotreno.
Sottigliezze di poco conto per gli Italiani che si sono messi in viaggio tra le 21 di sabato e le 21 di domenica. Ritardi e cancellazioni hanno segnato tutta la domenica. Secondo le Fs, quasi tre treni regionali su cinque (il 57%) e l’80% dei convogli a lunga percorrenza ha potuto viaggiare regolarmente. Nessuno dei treni ad alta velocità (i Frecciarossa) è stato cancellato.
“Gli effetti dello sciopero sono visibili in tutte le stazioni della rete”, afferma l’Orsa in una nota, “nonostante le soppressioni non vengano segnalate sul cartellone delle partenze, proprio per non darvi evidenza”. Il sindacato fa notare inoltre che buona parte dei treni a media e lunga percorrenza “sono assicurati dal personale che è comandato per legge e che, quindi, non può astenersi dal lavoro”. Per l’Orsa, “di fronte al traffico regionale, praticamente bloccato, la società Fs dirotta tutte le proprie energie per l’effettuazione dei treni Alta velocità”.