Taxi: ancora proteste con qualche novità
Quinto giorno consecutivo di protesta per i tassisti italiani radunati a Roma contro le liberalizzazioni. I conducenti delle auto bianche attendono le decisioni del governo sempre concentrandosi, nonostante la pioggia, al Circo Massimo. Ieri si è registrata la frattura tra la base e i sindacalisti, alcuni dei quali sono stati duramente contestati. Molti dei tassisti stanotte hanno dormito in macchina, altri sono tornati a casa, altri ancora, spossati dal freddo di questi giorni, hanno preferito un albergo. Nella capitale il servizio risulta anche oggi fortemente rallentato e i posteggi sono praticamente vuoti.
Per i circa 30 mila taxi in servizio in tutta Italia (di cui 7.400 a Roma e oltre 5 mila a Milano) la notizia è che sia la territorialità, cioè le aree dove è possibile ‘caricare’ i clienti, sia la possibilità di mettere a gara nuove licenze saranno demandate all’Autorità della Rete, d’accordo con i Comuni e i rappresentanti di categoria. Saltano invece la doppia licenza per ogni taxi e la possibilità di cumulo dei permessi. In compenso, i tassisti sono disposti ad aprire sui tempi di lavoro: allungare o gestire i turni in modo diverso e rilanciare il servizio con l’aiuto di tecnologie innovative.