Torino, trasporti: sindacati annunciano scontro sociale sui 500 esuberi della Gtt
A Torino i sindacati prevedono una situazione di scontro sociale rispetto ai 500 esuberi previsti nell’azienda di trasporto pubblico Gtt (partecipata del Comune di Torino). Secondo i sindacati, il piano industriale di Gtt “non risulta completo malgrado da mesi lo richiediamo e ce ne abbiano assicurato la consultazione ufficialmente”. Per questo chiedono l’apertura di un tavolo sindacale.
La denuncia arriva dai rappresentanti sindacali che oggi sono stati ascoltati nel corso di una seduta congiunta di prima e seconda Commissione del Consiglio regionale del Piemonte. I rappresentanti dei lavoratori intervenuti, hanno espresso preoccupazione sul futuro occupazionale dell’azienda, chiarendo che di questo passo si potrà andare verso “lo scontro sociale”.
Molti hanno parlato di momento surreale, anche perché, spiegano, hanno appreso la notizia di 500 esuberi e di circa 260 licenziamenti in programma “dagli organi di stampa”. Una prospettiva, non confermata ufficialmente, che comunque le organizzazioni sindacali osteggerebbero con forza. Il Gruppo Torinese Trasporti, hanno illustrato i sindacati, è passato dai 5.700 dipendenti di sei anni fa ai 5.300 del 2015, sino agli attuali 4.700. “Il ridimensionamento è stato continuo”.
La presidente della Commissione trasporti, Nadia Conticelli (Pd), ha dichiarato: “Questo è il momento di aprire un tavolo sindacale su Gtt. Sui lavoratori poggia uno dei pilastri del piano industriale quindi non è rinviabile un confronto serio tra le parti”.
Aggiunge, inoltre: “Da mesi si aspetta di sapere come sarà ricapitalizzato il Gtt e come si intenda procedere con gli esuberi annunciati. Ci è stato spiegato che, tra pensionamenti e prepensionamenti sono oltre 200 le persone interessate, mentre nel piano si parla di una riduzione del costo del personale di 14 milioni. Sono state denunciate procedure discutibili sulle gestione del personale, carenze di mezzi e di autisti, che inevitabilmente pesano sui lavoratori e sul servizio ai cittadini”.
Le domande sull’attuazione del piano industriale sono numerose, oltre ai lavoratori Conticelli chiede: “Con il subappalto delle linee a Canova saranno trasferiti anche i lavoratori? I lavoratori stanno pagando un prezzo alto in questi mesi, in termini di incertezze per il futuro e anche sulle indennità. Il servizio per i cittadini e i diritti dei lavoratori dovrebbero essere elementi indispensabili per il rilancio dell’azienda”.