Toscana, Fase2 mobilità: finanziamenti per trasporto pubblico locale e potenziamento della mobilità ciclabile
Dopo il primo step del 4 maggio, si allarga da oggi il numero delle attività produttive e commerciali che riaprono. Si pone dunque, dal punto di vista della mobilità e dei trasporti, un problema di adeguamento e rimodulazione ulteriore dell’offerta.
Anche la Regione Toscana sta lavorando in questo senso, sia per quanto riguarda il trasporto su gomma che su ferro, in linea con le modalità di protezione e distanziamento sociale individuate in un’Ordinanza del 30 aprile scorso, che consentano l’uso in sicurezza dei mezzi pubblici da parte di utenti e lavoratori. Da oggi dunque aumentano le frequenze di bus e treni e, alle biglietterie ferroviarie di Firenze e Pisa, sempre rimaste aperte, si aggiungono quelle degli altri capoluoghi di provincia: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pistoia, Prato e Siena.
Ma l’esperienza di questi primi giorni di sblocco ha consentito di mettere a fuoco gli effetti delle norme di distanziamento sui mezzi di trasporto, dove, con il passare dei giorni si è registrata una richiesta crescente da parte dell’utenza. Per far fronte a questo scenario in continuo movimento, la Regione ha messo a punto delle linee applicative dell’ordinanza per gestire le situazioni di emergenza in cui non sia possibile garantire il distanziamento dei passeggeri, individuando un limite massimo di capienza di viaggiatori oltre il quale il servizio non può essere proseguito. Si tratta del 50% dei posti a sedere sui servizi extra-urbani e del 40% a sedere e del 15% in piedi sui servizi urbani.
“Ci siamo posti il problema di come far funzionare al meglio il sistema in questa fase di recupero verso livelli più alti di servizio, considerando che stiamo operando, tutti, in un momento di forte e mutevole dinamicità – ha spiegato l’assessore a trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli –. L’obiettivo è garantire sicurezza a cittadini e lavoratori, e per questi ultimi anche di fronte al rischio che possa in taluni casi configurarsi un’interruzione di pubblico servizio. Una sicurezza a tutto tondo, insomma, e con queste linee applicative abbiamo predisposto uno strumento che sono convinto potrà facilitare il lavoro e l’uso dei mezzi pubblici”.
L’adeguamento dell’offerta di trasporto regionale su ferro prevede da oggi un potenziamento delle corse nella zona del Mugello, concordata con Trenitalia anche su richiesta dell’Unione dei Comuni della zona, costituito da servizi sia su ferro che su gomma.
Per quanto riguarda la gestione delle funzioni di trasporto pubblico per tutto il 2020, nei giorni scorsi la Giunta regionale ha stanziato la somma di 1 milione di euro alle Province e alla Città metropolitana di Firenze.
Lo stanziamento servirà a finanziare tutte le attività che fanno capo alle Province, relative alla programmazione e al controllo dei servizi di trasporto pubblico locale che riguardano i rispettivi territori, comprese le riunioni tecniche con i gestori, la programmazione del servizio e la modifica dei programmi di esercizio, la gestione tariffaria e il controllo chilometrico dell’offerta al pubblico.
Per ottenere l’erogazione dei fondi gli enti dovranno trasmettere la documentazione attestante l’attività svolta alla Regione che procederà successivamente alla liquidazione di quanto spettante.
La quota maggiore, pari a circa 239.000 euro, andrà al bacino che comprende i territori dell’area metropolitana fiorentina, del Mugello, del Chianti Valdisieve e dell’Empolese Valdelsa. Alla provincia di Siena andranno circa 104.000 euro. Alla provincia di Livorno spettano circa 92.000 euro. Alla Provincia di Lucca sono destinati 91.000 euro. A Pisa circa 86.000 euro. Ad Arezzo quasi 85.000 euro. A Grosseto ne andranno poco più di 83.000. Alla Provincia di Pistoia sono riservati 80.000 euro. A quella di Prato poco più di 74.000. Alla Provincia di Massa Carrara andrà una cifra di poco superiore ai 63.000 euro.
La Giunta ha approvato, inoltre, un bando da 1,5 milioni di euro per potenziare la rete di piste ciclabili e favorire azioni di mobilità sostenibile. Si tratta di un provvedimento funzionale a questa fase di emergenza Covid-19, per alleggerire, con forme di mobilità alternativa come le ciclovie, la pressione dei mezzi pubblici e privati, permettendo a chi le utilizza di muoversi in condizioni di piena sicurezza.
“La mobilità sostenibile contribuisce sempre a sollevare le nostre città dal traffico e dalle polveri sottili, ma in questa fase dirada anche le occasioni di contatti a rischio negli spostamenti cittadini – ha commentato il presidente della Regione Enrico Rossi –. Questo provvedimento è dunque prezioso sia in questa fase di emergenza sia a lungo termine: più ci si muove con queste forme di mobilità alternativa più si migliora la qualità della vita nelle nostre città. Inoltre gli spazi pubblici rimasti liberi grazie a un maggior utilizzo di queste forme di mobilità alternativa e a un minor uso dell’auto potrebbero essere usati come spazio per quelle attività di socialità e convivialità in cui è richiesta la distanza”.
Il bando si rivolge a tutti i Comuni, con particolare riferimento ai principali centri urbani. Proprio in funzione dell’urgenza di intervenire, le opere che avranno maggior punteggio sono quelle rapidamente cantierabili e più capaci di integrarsi con il sistema della mobilità locale. Gli interventi ammessi potranno essere finanziati sino all’80%.
Gli interventi ammissibili potranno riguardare: piste ciclabili in sede propria o su corsia riservata, percorsi promiscui pedonali e ciclabili, ciclabili e veicolari, comprese le dotazioni di servizi e attrezzature strettamente necessarie all’utilizzo dell’infrastruttura (aree di sosta, parcheggi attrezzati dedicati alle biciclette, ciclostazioni); e ancora realizzazione di corsie preferenziali bus e taxi che svolgono trasporto pubblico, e opere a queste strettamente collegate, funzionali allo svolgimento del servizio. Infine l’istituzione di zone 30, cioè di aree nei quali sono previsti interventi di moderazione del traffico (la velocità massima, per esempio, è di 30 all’ora) per favorire la coesistenza in sicurezza del traffico veicolare con la mobilità ciclabile e la micromobilità alternativa (è il caso dei monopattini).