Tpl, Gualtieri (Tper): regole chiare risorse e visione industriale per una programmazione ad ampio raggio
“L’intero sistema del trasporto pubblico locale ha bisogno di un quadro regolatorio chiaro oltre che di risorse e sistemi di finanziamento definiti ed in grado di consentire programmi di lungo periodo” lo dichiara Giuseppina Gualtieri Presidente e AD di Tper Spa intervenendo al 15° Convegno nazionale Asstra (Associazione Trasporti).
Il presidente ha preso parte anche alla Tavola rotonda: “Le società pubbliche tra mercato e leve imprenditoriali” che dimostra l’importanza del TPL nel tessuto sociale ed economico cittadino, come evidenziato dallo studio di IFEL e Intesa San Paolo presentato durante i lavori.
I principali indicatori evidenziati dallo studio e da altre analisi dimostrano che il TPL è un’industria con un valore consistente e un notevole impatto sulla vita delle persone; un settore caratterizzato dalla presenza strategica di operatori che hanno una compagine societaria prevalentemente pubblica e che operano in un mondo in costante evoluzione anche dal punto di vista della normativa di riferimento.
Tper Spa è quindi, con i suoi 2700 addetti a livello di gruppo ed una ricaduta territoriale di circa 240 milioni di euro, tra i maggiori rappresentanti di questa idea industriale del Tpl.
Alla base di un Tpl di qualità ci sono – secondo Giuseppina Gualtieri – le imprese che “sono il terminale operativo e di competenza tecnica per svolgere i servizi, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ormai dichiarati in tutte le sedi istituzionali ai diversi livelli. Le imprese devono poter esprimere capacità e risorse per operare in modo efficiente ed efficace”.
“Può essere utile – continua – in questa logica l’esperienza di Tper, azienda industriale e soggetto aggregatore del trasporto pubblico regionale. Tper, infatti, per lungimirante volontà dei soci pubblici locali, partendo dalla intermodalità ferro-gomma, in 7 anni si è trasformata da azienda del trasporto pubblico a “Gruppo della mobilità” con
importanti investimenti sia nelle attività del core business, sia in segmenti nuovi, non necessariamente legati al finanziamento pubblico, tutto all’insegna di un modello di impresa che non opera da sola ma anche con partnership pubblico-pubblico e pubblico-privato”.
“A mio modo di vedere, dunque, le imprese possono avere caratteristiche e posizionamenti diversi, ma va ricordato che in un mercato aperto esistono le economie di scala di gruppo, non tanto a livello di gestione operativa dei servizi di TPL, ma nelle competenze tecniche e tecnologiche sempre più complesse, nelle capacità finanziarie, nella organizzazione complessiva e nello sviluppo di servizi nuovi”.
“Io credo – conclude – che nel TPL, come in altri servizi pubblici, la principale attenzione sia da focalizzare sulla qualità dei servizi per l’utenza.
Norme e regole sono strumenti e non fini, per questo nel rivedere le normative e nel definire il complesso sistema di regole per il settore è molto importante che non si perda di vista l’obiettivo di innescare un circuito virtuoso fra sistema pubblico di governo, aziende sane, programmi di sviluppo del settore, investimenti, attenzione all’ambiente e alla qualità dei servizi.
Nel rispetto dei ruoli, le imprese hanno nei fatti un ruolo importantissimo e devono poter contribuire con capacità tecniche e anche finanziarie al raggiungimento degli obiettivi. Ogni soggetto può e deve saper coprire al meglio il proprio ruolo in piena responsabilità e con il giusto approccio manageriale”.