Tpl: in Parlamento una proposta di legge per lo sciopero intelligente
E’ stata presentata in Parlamento una proposta di legge per modificare l’attuale legge sugli scioperi. Obiettivo della proposta è quello di introdurre uno “sciopero intelligente” che compensi i cittadini e che porti le aziende a fare la loro parte di sacrifici, oltre ai lavoratori.
“Con la legislazione attuale – ha spiegato Giovanni Luciano, segretario generale della Fit-Cisl – quando c’è sciopero le aziende sovvenzionate con contributi pubblici addirittura ci guadagnano, perché ricevono comunque i contributi anche se non erogano il servizio, perché risparmiano sul costo del personale, visto che i lavoratori per protestare rinunciano allo stipendio, e perché risparmiano su spese come quelle del carburante. Il caso emblematico è quello del trasporto pubblico locale, dove sono sette anni che i lavoratori attendono il rinnovo del contratto e hanno scioperato ben 13 volte a livello nazionale ma non hanno ottenuto nulla. Ci hanno solo rimesso soldi e in più sono visti dai passeggeri come unici responsabili dei disagi che questi ultimi sono costretti a subire”.
La proposta di legge di iniziativa popolare, che punta a modificare la legge 146 del ’90 sugli scioperi relativamente alle imprese sovvenzionate con risorse pubbliche, è stata consegnata oggi in Parlamento dalla Fit-Cisl. Un percorso cominciato il 15 settembre scorso, che ha visto la raccolta di 80.493 firme di cittadini, su tutto il territorio nazionale, che hanno condiviso la campagna sullo ‘sciopero intelligente’ sostenuta dalla federazione dei trasporti della Cisl.
“È emozionante – ha detto ancora il numero uno della Fit – aver conseguito questo grande risultato, che mi consente di proporre un cambio concreto a delle regole che stanno mostrando da tempo i loro limiti senza peraltro abbassare il livello di conflittualità. Finché le aziende pubbliche potranno infischiarsene degli scioperi, il peso ricadrà solo su lavoratori e cittadini e questo è iniquo”.
Questo il cuore della proposta: servizi gratuiti per i cittadini nelle fasce di garanzia durante le giornate di sciopero nazionale, o rimborso di una quota dell’abbonamento, e per le aziende dirottamento dei fondi pubblici relativi a quelle giornate nel fondo di riqualificazione a sostegno delle crisi aziendali. “Esprimo grande soddisfazione e gratitudine per le 80.493 persone che hanno condiviso una scelta di civiltà firmando la nostra proposta di legge sostenuta dalla campagna ‘sciopero intelligente – ha commentato poi Luciano -. Sottolineo che si tratta di firme certificate secondo i crismi della presentazione di legge di iniziativa popolare (non di una semplice petizione quindi) che abbiamo depositato alla Camera dei Deputati. La palla ora passa al Parlamento dove auspichiamo di trovare gruppi che ci assistano nel portare avanti una modifica che, riequilibrando gli oneri di uno sciopero per rinnovo contrattuale, possano diminuire tendenzialmente il numero degli scioperi stessi”.