Trasporti: a Roma l’offerta di servizi pubblici locali è diminuita del 7%
L’abbonamento ordinario al Tpl a Roma è il più basso dopo quello di Bari e l’agevolazione regionale per reddito (-50%) rende minima la spesa delle famiglie romane con Isee inferiore a 15mila euro. Ma l’offerta erogata a Roma è diminuita nell’ultimo periodo più che nelle altre città: -7%. E nel 2016 l’offerta programmata è stata realizzata solo in parte: per la metro -11%, per i bus -16%.
E’ quanto emerge da uno studio sulla “Spesa delle famiglie per tributi e servizi pubblici locali nelle grandi città” dell‘Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale. Lo studio prende in esame le nove principali città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze e Bari. Un altro elemento messo in evidenza dallo studio è che solo alcuni dei servizi sono finanziati completamente attraverso le tariffe e sono Igiene Urbana, servizio idrico integrato e taxi. Per altri la copertura tariffaria è solo parziale e si tratta di Tpl, Cultura e servizi scolastici. Infatti anche se non ha figli, il romano medio spende 26 euro per finanziamento indiretto dei servizi scolastici (la maggior parte per l’asilo nido) e anche se non usa mezzi pubblici paga quasi 244 euro all’anno di costi indiretti, di cui 6 destinati al finanziamento delle agevolazioni tariffarie comunali. Per i servizi culturali, spettacoli, mostre e musei comunali oltre al prezzo del biglietto paga 27 euro all’anno.