Trasporto con autobus: l’Anav presenta un rapporto sul settore e individua le misure per il rilancio
L’impatto devastante di due anni di pandemia, la crisi energetica e l’esplosione del prezzo dei carburanti, l’incerta programmazione e la ritardata implementazione di misure di sostegno sia per l’esercizio che per gli investimenti, rischiano, nell’attuale contesto emergenziale, di compromettere il tessuto imprenditoriale dell’intero settore del trasporto passeggeri con autobus.
Il rapporto presentato oggi a Roma da ANAV, l’Associazione di Confindustria che rappresenta tutti i segmenti del settore, illustra a 360 gradi la situazione di un settore nevralgico nel sistema di mobilità collettiva del Paese per numeri e segmenti di mercato gestiti, ma alle prese con una complessa ripartenza post-pandemia, resa ancor più problematica dalla crisi energetica contingente e da un quadro di insieme anche economico, non definito.
Necessarie risorse ma anche interventi normativi per il TPL e per i servizi commerciali di linea e di noleggio
“Il trasporto con autobus – ha dichiarato Nicola Biscotti, presidente di ANAV – sta vivendo una fase di particolare delicatezza, emerge chiaramente dai dati presentati oggi. La resilienza delle imprese è alle corde e occorre intervenire con urgenza, agendo su più fronti contemporaneamente e senza incertezze. Sono necessarie risorse ma anche interventi normativi per il TPL come per i servizi commerciali di linea e di noleggio autobus”.
Sul fronte delle risorse, il Presidente di ANAV sottolinea la necessità di sbloccare rapidamente e nel rispetto dei tempi previsti dalle norme di contabilità pubblica i fondi già stanziati per il ristoro dei danni Covid e a compensazione dei maggiori costi sostenuti dalle imprese a causa del caro carburanti, oltre a sollecitare nuovi stanziamenti necessari a salvaguardare l’equilibrio economico-finanziario delle imprese.
Sul tema, poi, degli investimenti Biscotti evidenzia che “il processo di transizione ecologica del settore, pur condiviso dalla categoria, non può che essere attuato con gradualità, in linea con le tecnologie disponibili per le diverse tipologie di servizio, che, come dimostrano i dati del rapporto di oggi, sono tutte ancora fortemente vincolate all’alimentazione a gasolio, soprattutto per il settore dei servizi commerciali. È un processo – prosegue Biscotti – che non può prescindere da un adeguato sostegno pubblico al rinnovo dei parchi aziendali e al quale è altresì strettamente legata la realizzazione e adeguamento, anche in termini di efficientamento energetico e sostenibilità, di tutte le infrastrutture a servizio del trasporto con autobus, a partire dalle autostazioni”.