Trasporto pubblico locale: ecco gli interventi richiesti dalle associazioni Anav, Agens e Asstra
Un documento comune contenente gli interventi prioritari per il trasporto pubblico locale è stato presentato oggi da ANAV, AGENS e ASSTRA (le associazioni che rappresentano l’intero complesso delle imprese esercenti i servizi di trasporto pubblico locale e regionale) nel corso di un’audizione congiunta presso la Commissione Trasporti della Camera.
Le associazioni chiedono il ripristino dell’equilibrio economico-finanziario del settore per il 2020 con lo stanziamento di ulteriori risorse, quantificabili in circa 800 milioni di euro.
“Come Anav abbiamo la responsabilità di tutela del settore degli autobus da noleggio, segmento fermo sin dal 23 febbraio 2020. In questa fase di negoziazione sia sui tavoli prefettizi sia nelle interlocuzioni con le istituzioni locali ci siamo sempre resi disponibili a una ripresa in totale sicurezza mettendo a disposizione i nostri mezzi fermi a causa della crisi del turismo”, ha detto il presidente Anav Giuseppe Vinella, sottolineando che “le aziende del trasporto hanno sempre garantito il diritto alla mobilità e questo penso ne vada dato atto a tutta la filiera che abbiamo l’onore di rappresentare”.
La questione rimborso accisa
“È altrettanto indispensabile introdurre una misura di salvaguardia anche per il 2021, considerando che il protrarsi dell’emergenza comporterà nel primo semestre 2021 un crollo dei ricavi da traffico stimabile in 1 miliardo di Euro”, hanno spiegato le associazioni.
Per il settore dell’autrasporto viaggiatori è necessario “ripristinare il rimborso dell’accisa, sia per gli autobus da noleggio che per il Tpl, perché sono usciti dalla compartecipazione all’accisa dal 1° ottobre gli Euro 3, e dal 1° gennaio gli Euro 4, che sono le classi ambientali degli autobus circolanti in Italia. Inoltre, l’inflazionamento del Fondo nazionale trasporti è fermo, e nella penultima finanziaria sono stati sottratti circa 58 milioni, ed è l’unico che in maniera corrente realizza la differenza tra i minori ricavi e i contratti di servizio sottoscritti. Questa leva potrebbe mettere in campo un riequilibrio in un lasso di tempo relativamente breve”, ha aggiunto Vinella.
Nel corso dell’audizione, le Associazioni hanno riportato, tra l’altro, il quadro delle performance di servizio registrate in Abruzzo, Toscana, e Valle d’Aosta, territori dove la didattica in presenza è ripartita dall’11 gennaio per il 50% degli studenti delle scuole superiori, in coerenza con le indicazioni del Governo, e che si aggiungono al Trentino Alto Adige dove la didattica in presenza per le scuole superiori è ripresa già dal 7 gennaio scorso.
“Il sistema del trasporto pubblico non solo ha tenuto in tutti i contesti territoriali dove le scuole sono state riaperte, ma ha dimostrato di poter garantire in piena sicurezza e nel pieno rispetto di tutte le misure di prevenzione stabilite, ed in primis del limite di riempimento dei mezzi al 50% dei posti disponibili, il diritto alla mobilità di tutti quegli studenti che sono potuti tornare ai banchi. Oltre a tutti i mezzi già normalmente impiegati nei servizi sono stati già resi disponibili per i servizi aggiuntivi destinati agli studenti 6.000 autobus al giorno grazie allo sforzo delle imprese di TPL ed all’importante contributo delle imprese private attive nel trasporto commerciale di linea e di noleggio autobus con conducente”, hanno spiegato le associazioni.