Trasporto pubblico locale: oltre 135 milioni per il rinnovo dei mezzi e delle infrastrutture di rifornimento della regione Marche
In arrivo oltre 135 milioni di euro di finanziamenti destinati al rinnovo dei mezzi e alle infrastrutture di rifornimento per il trasporto pubblico locale della regione Marche. Risorse che – come sottolineato dall’assessore regionale ai Trasporti, Guido Castelli – rientrano in una programmazione di lungo periodo che arriva fino al 2033 e consentirà, seguendo le indicazioni del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, di investire anche in mezzi più green, verso una piena transizione ecologica, orientata progressivamente verso il metano e l’elettrico.
Le prime risorse disponibili provengono da fondi del Ministero delle Inftrastrutture e Mobilità Sostenibili del 2020, a cui si aggiungono la coda dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, nonché le misure legate al Fondo Complementare al PNRR e al PNRR stesso. A queste risorse gestite direttamente dalla Regione, per oltre 124 milioni di euro fino al 2033, si aggiungeranno quelle del PNRR in via di definizione. In questo caso si prevede l’applicazione fino al 2023 di 49 milioni euro, mentre i restanti negli anni successivi fino al 2033.
Il Piano Strategico della Mobilità Sostenibile
“Altra fonte da cui proviene una parte consistente di risorse – spiega Castelli – è poi il Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. Anche il Piano Strategico ha uno sviluppo quindicennale, dal 2019 al 2033. Alla Regione Marche vengono assegnati complessivamente quasi 77 milioni di euro. Riguardo alle tipologie di autobus che possono essere finanziate con il contributo pubblico, il Piano Strategico destina le risorse all’acquisto di veicoli alimentati con tecnologie innovative, in particolare veicoli ad alimentazione elettrica, a metano compresso (Cng) e liquido (Lng), e a idrogeno. Nelle previsioni del Piano strategico la possibilità di acquisto di mezzi diesel o ibridi rimane residuale, limitata all’uso extraurbano, soltanto con le risorse del primo quinquennio 2019-2023 e soltanto per quegli ambiti territoriali dove sia difficile o impossibile realizzare la rete infrastrutturale di supporto per le tecnologie alternative”.
Tra i criteri rientranti nella concessione dei finanziamenti volti al ricambio dei mezzi rientrano: le tipologie di autobus, i corrispondenti tetti di spesa massima ammissibile e gli indicatori usati per la ripartizione dei fondi tra i territori regionali. Si è anche ritenuto opportuno tenere in considerazione il principio finalizzato alla sostituzione dei veicoli maggiormente inquinanti ed energivori. Nelle Marche, dai dati contenuti nello stesso Piano Strategico risulta una percentuale di mezzi più inquinanti (Euro 4) pari al 65%.
Al fine di massimizzare il ricambio del parco mezzi regionale destinato al servizio di Tpl automobilistico e in raccordo con le misure di finanziamento già in corso, la Regione Marche ha stabilito per i contributi del Piano strategico di dover mantenere una percentuale di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori nella misura del 20%, per tutte le tipologie di autobus, fino al 31 dicembre 2024. Analogamente e per le stesse motivazioni, è stata fissata, fino al 31 dicembre 2024, al 20% la percentuale di cofinanziamento richiesta ai beneficiari per gli autobus che saranno finanziati da uno dei fondi messi a disposizione dal Mims.
I beneficiari dei contributi saranno le aziende che gestiscono servizi minimi di Tpl automobilistico urbano ed extraurbano o gli enti che erogano tali servizi direttamente in economia, destinatari dei corrispettivi/contributi regionali in base al programma triennale dei servizi di Tpl vigente, e regolarmente presenti nella banca dati e nel sistema informativo dell’Osservatorio Nazionale del Tpl.
Risorse per il Tpl urbano di Ancona
Il Piano Strategico destina risorse anche ai servizi urbani dei Comuni. Nelle Marche questo avviene solo per il servizio di Tpl urbano del Comune di Ancona, a cui vengono assegnati 12.121.520 euro per l’intero periodo 2019-2033.
“In una programmazione completa degli investimenti su tutto il territorio regionale – precisa Castelli – si ritiene di dover tener conto anche di queste fonti che possano alimentare il rinnovo del parco rotabile circolante, anche se la gestione di alcune misure sarà in capo ad enti diversi dalla Regione. Le dotazioni per l’urbano di Ancona non sono trascurabili, essendo il 16% di tutte le risorse gestite dalla Regione sul Piano Strategico per tutti i servizi regionali urbani ed extraurbani. Si ritiene pertanto opportuno tenerne conto in un’ottica integrata di allocazione delle risorse”.