Trasporto pubblico: PNRR, in arrivo 860mln per nuovi autobus ecologici
Il mondo del trasporto pubblico italiano è in fase di transizione ecologica. Stanziati per le regioni seicento milioni di euro alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano per l’acquisto di nuovi autobus ecologici per il trasporto pubblico locale e 260 milioni per potenziare e rinnovare le ferrovie gestite dalle Regioni.
Inizia così l’attuazione della parte del Pnrr finanziata dal Fondo complementare, che ammonta complessivamente a 30 miliardi, di cui 9,7 miliardi di competenza del Mims.
Stop ai finanziamenti per autobus diesel
“Per la prima volta non si finanziano più autobus diesel”, ha sottolineato il ministro Giovannini esprimendo soddisfazione per il provvedimento che fa del Mims il primo ministero a realizzare gli interventi previsti dal piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr.
I 600 milioni di euro dovranno essere spesi negli anni dal 2022 al 2026 per l’acquisto di autobus a basso impatto ambientale adibiti al trasporto pubblico extraurbano e suburbano, con alimentazione a metano, elettrica o a idrogeno, e per le relative infrastrutture di alimentazione. È possibile destinare fino al 15% delle risorse per interventi di riconversione a gas naturale dei mezzi a gasolio euro 4 e euro 5.
Il 50% dei fondi è destinato alle Regioni del Sud. Lo comunica il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili in una nota.
Interventi che vanno nella direzione della sostenibilità
“Con questo decreto – ha aggiunto Giovannini – intendiamo dare due segnali importanti: il primo è che abbiamo la capacità di realizzare tempestivamente i progetti; il secondo è che le risorse sono destinate a interventi che vanno nella direzione della sostenibilità, per rendere le città più vivibili, meno inquinate, in grado di offrire servizi migliori ai cittadini. Il trasporto pubblico locale è un elemento importante che influisce sulla qualità della vita delle persone, lavoratori, studenti, famiglie. Auspico che le Regioni e le Province Autonome si attivino in tempi rapidi per utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione. Nella ripartizione dei fondi abbiamo tenuto conto delle particolari esigenze delle Regioni del Sud, dove il problema della vetustà del parco autobus è maggiormente sentito”.