Trasporto pubblico: report Mims, 323% di servizi aggiuntivi in più rispetto all’anno scorso
In attuazione delle linee guida emanate ad agosto, le Regioni e le Province autonome, i Comuni e le aziende dei trasporti hanno potenziato i servizi aggiuntivi per evitare gli assembramenti e hanno adottato anche operazioni di sanificazione e igienizzazione, un uso più marcato della digitalizzazione e delle tecnologie, campagne di informazione all’utenza.
Una serie di misure la cui incidenza è stata evidenziata nel rapporto di monitoraggio pubblicato oggi dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) e illustrato dal Ministro Giovannini durante la riunione di aggiornamento con i Prefetti delle Città Metropolitane a un mese dalla ripresa dopo la pausa estiva.
323% di servizi aggiuntivi in più rispetto all’anno scorso
Sono 5.771 i mezzi aggiuntivi che le Regioni e le Province autonome hanno finora programmato per il servizio di trasporto pubblico locale nel periodo settembre-dicembre 2021, in considerazione della riapertura delle scuole con la presenza al 100%, la ripresa delle attività lavorative e il coefficiente di riempimento dei mezzi pari all’80% dei posti omologati.
Autobus, treni, metropolitane, filobus in numero maggiore che complessivamente produrranno quasi 43 milioni di chilometri in più di servizi, con un incremento di circa il 323% rispetto a quelli dello stesso periodo del 2020, a cui in molti casi si accompagna un aumento del numero dei controllori.
A partire da ottobre l’Osservatorio sul Tpl istituito presso il Mims rafforzerà il monitoraggio sui servizi aggiuntivi in collaborazione con le Regioni, enti responsabili del trasporto pubblico locale, prevedendo la comunicazione dei dati ogni settimana affinché i tavoli prefettizi possano avere un quadro della situazione in tempo reale e adottare decisioni rapide qualora si verifichino criticità.
La Campania è la Regione che ha programmato di mettere a disposizione dei cittadini il maggior numero di mezzi in più, esattamente 950, seguita dalla Lombardia con 644 mezzi aggiuntivi, dalla Puglia con 506, dal Lazio con 502. Inoltre, sei Regioni e Province Autonome hanno comunicato di voler utilizzare i fondi messi a disposizione dal Mims per aumentare i controllori, per un totale stimato di 746 controllori.
Le misure anti-Covid
Per le attività di sanificazione e di igienizzazione diverse aziende hanno avviato studi e sperimentazioni di nuovi dispositivi tecnologici per verificarne benefici e criticità. Si va da dispositivi automatici di sanificazione dell’aria e di ambienti e superfici interni, alle disinfezioni dei veicoli con apparecchi generatori di ozono o macchine aerosoliatrici. La quasi totalità delle aziende ha implementato la digitalizzazione di alcune attività in chiave anti-Covid: vendita di biglietti e abbonamenti online e introduzione di abbonamenti settimanali treno-bus, emissione e rinnovo online di permessi Ztl e Zrs, acquisto dei biglietti attraverso apposite app e validazione a bordo con QR Code, strumenti conta-passeggeri, sistemi di Alert bus per riportare in tempo reale sui display dei mezzi o sulle paline intelligenti alle fermate lo stato di capienza di ciascun autobus che arriva alla fermata. In tutte le modalità di trasporto pubblico locale sono previste iniziative per informare gli utenti sulle regole anti-Covid e le norme comportamentali da seguire. Nelle metropolitane si ricorre a misure di contingentamento degli ingressi con eventuale chiusura dei tornelli per evitare situazioni di sovraffollamento.
Nelle stazioni delle metropolitane, i cui locali sono sanificati quotidianamente, vengono indicati i percorsi da seguire per l’ingresso e l’uscita e sono installati dispenser di gel disinfettante.
A ottobre verranno erogati alle Regioni e alle Province autonome 450 milioni di euro per il finanziamento dei servizi aggiuntivi fino al 31 dicembre dell’anno, cifra che si aggiunge ai 195 milioni distribuiti ad agosto scorso a titolo di saldo per i servizi aggiuntivi programmati e rendicontati per i primi sei mesi dell’anno e come anticipazione per i servizi aggiuntivi da luglio a dicembre 2021. In precedenza, alle Regioni e Province autonome erano già stati ripartiti ed erogati 195 milioni come anticipazione per i servizi aggiuntivi della prima parte dell’anno.