Trasporto rapido di massa: 1,8 mld a Roma per cura del ferro e rinnovo parco autobus
Roma sconta ritardi drammatici dal punto di vista del trasporto pubblico sostenibile. È la città più estesa dell’Unione europea, ha 2,4 milioni di veicoli tra cui 1,7 milioni di auto a cui si aggiungono 300 mila auto che portano ogni giorno in città 800 mila persone e ha una dotazione di mobilità sostenibile, soprattutto su ferro, del tutto inadeguata e non paragonabile a quella delle altre capitali europee quindi c’è un grande ritardo da colmare.
Queste le premesse da cui è partito il sindaco Roberto Gualtieri illustrando oggi in conferenza stampa congiunta – insieme ai suoi colleghi delle altre città metropolitane – gli interventi principali che beneficeranno dei finanziamenti previsti dal decreto sul trasporto rapido di massa, che oggi ha avuto l’intesa della Conferenza Unificata insieme al decreto sulla rete stradale secondaria e allo schema di decreto sul rinnovo del parco autobus in senso ecologico.
Roma beneficerà di 1,8 miliardi per realizzare interventi che si articolano in tre aree fondamentali.
Estensione della rete metropolitana
Il primo dei tre grandi assi riguarda la linea C della metropolitana, per cui Roma riceverà 610 milioni, che andranno ad aggiungersi ai 145 milioni di un residuo già stanziato, per completare il tratto fino a piazza Venezia e realizzare la stazione, che oltre ad essere un punto di snodo fondamentale sarà anche molto importante dal punto di vista architettonico e storico e consentirà alla città anche un lavoro di rilancio della pedonalizzazione e valorizzazione dei Fori imperiali con il collegamento metropolitano con la stazione Colosseo.
Ci sono poi 990 milioni per il primo lotto del T2 della Metro C, cioè il tratto da piazza Venezia a piazzale Clodio. Per completare questo tassello però mancano ancora oltre 1 miliardo di euro.
Rete tranviaria
Il secondo ambito è quello delle tranvie e in questo caso ai 105 milioni del finanziamento del primo tratto della Termini-Vaticano-Aurelio già coperto dal PNRR da Termini a Venezia viene aggiunto per il prolungamento fino a Giureconsulti un contributo di 173 milioni per un tratto pari a 6,2 Km di binario doppio che permetterà di collegare il nodo di piazza Venezia con la zona Ovest della città e con il nodo di interscambio di Termini.
Previsti poi 11,3 milioni per realizzare il deposito Centocelle Est destinato a ospitare nuovi tram in un’area di circa 12.700 metri quadrati.
Precedentemente, a dicembre, è stata aggiudicata la realizzazione di 7 nuove tranvie, che sono davvero una dimensione fondamentale per la rete del trasporto pubblico di Roma. Insieme all’efficientamento e riqualificazione della rete ferroviaria urbana che deve interagire ed essere integrata in maniera capillare con la rete tranviaria.
Rinnovo del parco autobus
Ultimo punto la decarbonizzazione del resto del trasporto pubblico.
A Roma vanno 292.571.037 milioni per l’elettrificazione della flotta di autobus.
Verranno acquistati 411 autobus ad alimentazione elettrica, a cui bisogna aggiungere depositi e relative infrastrutture. L’obiettivo è arrivare a 1000 autobus elettrici entro il 2030 per una vera e propria rivoluzione sostenibile del trasporto pubblico attraverso un’integrazione con la cura del ferro e gli interventi finanziati dal PNRR per le piste ciclabili.