Treni in Sicilia: “un luglio di passione”
“Sta diventando sempre più difficile mantenere lo standard della puntualità dei treni in Sicilia”. A protestare è il Comitato pendolari siciliani, che lamenta i tanti disagi e disservizi delle ferrovie regionali, in modo particolare sulla tratta Messina-Catania-Siracusa e sulla Messina-Palermo.
E oltre ai ritardi quotidiani, i pendolari richiamano alla memoria le due “giornate di passione” del 14 e del 24 luglio. “Il venerdì 24”, spiega l’associazione, “è stata un’altra giornata di passione alla stazione centrale di Catania per quanto riguarda i disservizi e disagi subiti dai viaggiatori. A dieci giorni esatti da martedì 14 luglio – altra giornata da ricordare per i pesanti ritardi e per gli stessi disservizi – i pendolari della fascia jonica e tra l’altro anche molti turisti, sono stati costretti a patire, anche per il gran caldo, le pene dell’inferno”.
Alla stazione centrale di Catania, proseguono i pendolari, “i ritardi non si contano più”: interruzioni, guasti agli scambi che bloccano la circolazione, “e questo è solo l’inizio”. Secondo il comitato, visto che entro al massimo due anni, con il completamento dell’Scc (sistema di controllo e comando), tutte le stazioni verranno definitivamente chiuse e a dirigere tutto il traffico ferroviario siciliano sarà la sala operativa di Palermo, c’è il rischio di un ulteriore aumento dei disservizi.
L’associazione lamenta poi gli aumenti “strategici” dei tempi ufficiali di percorrenza dei treni: “Trenitalia, nel formulare gli orari, allunga di anno in anno i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%”: ovvero, spiegano i pendolari, di 6/10 minuti per ogni ora di percorrenza.