Verso un nuovo ecosistema del trasporto collettivo: presentata la ricerca GPF-IBE alla Digital Green Week
Il trasporto collettivo su gomma può e deve diventare l’ambasciatore dell’intermobilità grazie al supporto della tecnologia. Lo suggerisce la ricerca condotta da GPF Inspiring Research per IBE Intermobility and Bus Expo presentata in occcasione del webinar “La domanda di nuova mobilità collettiva sostenibile per la Bus Industry e il TPL” all’interno della Digital Green Week, la tre giorni di appuntamenti digitali organizzata da IEG Italian Exhibition Group da oggi al 5 maggio.
La ricerca quali-quantitativa è stata svolta nel mese di aprile 2022 su un campione demoscopico di 663 interviste (rappresentativo dell’utenza che utilizza regolarmente uno o più mezzi di trasporto pubblici) oltre che un selezionato numero di “stakeholder” e “opinion leader” di settore e delle filiere emergenti.
La ricerca si è posta l’obiettivo di scandagliare ampiezza e profondità della domanda non solo di trasporto collettivo Coach (leisure/turismo e business travel) e su linee commerciali (a lungo e medio raggio), ma anche di “nuova mobilità” attinente il Trasporto Pubblico Locale (TPL), sempre più interconnesso e orientato al servizio del cittadino-cliente (Mobility as a Service, Mobility as a Platform, Mobility as a Common).
Bus Industry e TPL stanno affrontando un’eccezionale convergenza verso un nuovo ecosistema del trasporto collettivo pubblico-privato, guidati dalla transizione energetica e dalla tecnologia.
Alessandra Astolfi, Group Exhibition Manager di IEG, a cui è stato affidato il coordinamento del Webinar, ha aggiunto: “Il trasporto pubblico su gomma è il segmento che mostra l’evoluzione più marcata e un potenziale di sistema ancora inespresso. Può candidarsi come attore proattivo dell’evoluzione dell’intero comparto, un vero e proprio ambasciatore dell’intermodalità. Al centro del cambiamento c’è la tecnologia che ci propone soluzioni per trasformare l’utente in un cliente che oggi chiede mezzi più adatti ai ritmi delle nostre città, automatizzati e sostenibili”.
“E’ un percorso evolutivo in cui IBE Intermobility and Bus Expo (giunto alla sua X edizione) riafferma il proprio ruolo centrale per la Nuova Mobilità Collettiva Sostenibile”, ha precisato Astolfi.
Il trasporto su gomma paladino dell’intermobilità
L’indagine ha evidenziato che una vera intermodalità è un bisogno chiave per quasi 7 utenti su 10 (il 69% degli utenti ritiene che sia importantissimo uno scenario di intermobilità in cui i mezzi “si parlano” tra loro per garantire la maggior efficienza). Tuttavia vi è tuttora un “gap” tra l’auspicio e la realtà: 8 utenti su 10 ritengono che la situazione attuale sia tuttora lontana da uno scenario ideale, per quanto si riconosce (secondo circa due terzi del campione) che sono stati fatti già passi avanti.
L’esigenza di intermodalità efficace ed efficiente è elevatissima, in un contesto in cui circa 3/4 degli utenti del trasporto pubblico capita di utilizzare più di un mezzo per uno spostamento-tipo nell’arco temporale di un mese. Secondo gli intervistati è proprio il trasporto su gomma che dovrebbe farsi maggiormente “paladino” dell’intermobilità (6 utenti su 10) investendo soprattutto in sistemi tecnologici all’avanguardia, aspetto ritenuto fondamentale per quasi il 95% del campione.
Il segmento “Coach” oggi è ritenuto da 8 utenti su 10 come pratico, comodo e puntuale; si percepisce un buon grado di sicurezza e adattabilità alle esigenze. Settore dinamico e (similarmente a quanto detto) in piena trasformazione, il comparto Coach sta avendo una evoluzione lungo 2 direttrici complementari: ottimizzazione di quanto già rappresenta un punto di forza del comparto, cioè il “comfort”, con investimenti su sedili speciali, tipo chaise longue e investimenti sull’entertainment, traendo spunto da quanto già ha caratterizzato i servizi top aereo e ferroviario/AV; maggiore accessibilità in termini di offerta economica, per attrarre un bacino sempre più ampio di utenza, con servizi in grado di porsi come “competitor” al trasporto pubblico (per altre vie).
L’ecologia plus imprescindibile insieme alla tecnologia
L’ecologia non è più (solo) un “must” di facciata, ma risulta un “plus “imprescindibile per un bacino crescente di popolazione: gran parte degli utenti regolari di trasporto pubblico auspica un trasporto all’insegna dell’ecologia e del rispetto per l’ambiente; complessivamente l’89,5% del campione dichiara che la scelta del mezzo con cui spostarsi è influenzata da considerazioni ambientali.
Anche l’elemento economico ha la sua incidenza: quasi un terzo degli utenti si dice molto influenzato da questo fattore; complessivamente oltre 9 utenti su 10 si dice (quantomeno in una certa misura) influenzato da questa variabile
Lato utenza, le innovazioni tecnologiche più attraenti consistono in interfacce “user-friendly” quali APP in grado di fornire informazioni integrate e acquisto biglietti per molti operatori, informazioni affidabili sull’arrivo del mezzo, aspetti pratici come una connessione WiFi all’interno dei mezzi, nonché un sistema che consenta di richiedere-prenotare il mezzo a una data ora-fermata, supportato da tecnologie GPS efficaci (posizionate sul mezzo e comunicate all’utente che può consultarle in tempo reale tramite cellulare).
Primo fra tutti il sistema MaaS (Mobility as a Service), lo sviluppo di piattaforme che consentono l’offerta integrata di più competitor nei servizi di trasporto.