Via libera da Palazzo Chigi al Piano Strategico della Mobilità Sostenibile da 3,7 miliardi
Rinnovo dei parco autobus con mezzi meno inquinanti e moderni: così cambia il trasporto pubblico locale con il Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile voluto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La firma del decreto ministeriale a Palazzo Chigi ha dato il via all’adozione del piano finalizzato a ridurre l’età media dei mezzi (11,4 anni per i bus italiani contro i 7,5 dei bus degli altri paesi europei), a rilanciare la filiera industriale di produzione di autobus e, soprattutto, a migliorare la qualità dell’aria attraverso tecnologie in linea con gli accordi internazionali e con le disposizioni normative dell’UE.
Per il Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile è previsto uno stanziamento statale di 3,7 miliardi di euro sviluppato su un arco temporale di quindici anni, dal 2019 al 2033.
Tre le tranche di finanziamento, a cadenza quinquennale, con risorse erogate sulla base di graduatorie distinte: una per i comuni capoluogo di città metropolitane e comuni capoluogo di provincia ad alto inquinamento di PM10 e biossido di azoto (a cui verranno assegnati al primo quinquennio di applicazione 398 milioni di euro); una per i comuni e le città metropolitane con più di 100.000 abitanti (a cui andrà 1,1 miliardi di euro); una per le Regioni (a cui verranno ripartiti 2,2 miliardi di euro).
In base al decreto, a Sud spetteranno non meno del 34% delle risorse stanziate, con la possibilità di destinare al 50% i finanziamenti del primo triennio alla realizzazione della rete infrastrutturale per l’alimentazione alternativa (metano, idrogeno, elettrica).