Voli, “subito la continuità territoriale per la Sardegna”
Equiparare i costi dei voli per la Sardegna a quelli dei trasporti ferroviari. “Una rivoluzione che realizzi un vero ponte tra la Sardegna e il continente: subito la nuova continuità territoriale. L’attuale sistema è inaccettabile, sul piano dei servizi e dei costi”. E’ l’appello di un nutrito gruppo di deputati del Popolo della Libertà al Presidente del Consiglio e al ministro dei Trasporti. A guidare i quasi cinquanta parlamentari, che sollecitano l’immediata discussione in Parlamento e nelle commissioni della mozione sulla nuova continuità territoriale per la Sardegna, l’on. Mauro Pili.
La mozione presentata alla Camera, firmata da parlamentari di tutte le regioni italiane, potrebbe essere discussa nei prossimi giorni dalle competenti commissioni parlamentari, trasporti, infrastrutture e affari regionali. Tre le principali innovazioni che vengono proposte per la nuova continuità territoriale: un costo parametrato al km ferroviario, l’estensione della continuità territoriale a tutti i cittadini, sardi, italiani ed europei in partenza da aeroporti italiani, e la definizione di un costo massimo sul quale le compagnie aeree possono attivare politiche di ribasso”.
“I costi della continuità”, spiega Pili, “sono divenuti insostenibili senza che nessuno intervenga per bloccare un atteggiamento di monopolio delle compagnie aeree, che oltre ad imporre una frequenza dei voli sempre più restrittiva (basti pensare che dopo le ore 19 è impossibile lasciare la Sardegna) applicano tariffe che non tengono conto né delle nuove opportunità del mercato, né degli effettivi costi di trasporto”. Già la settimana prossima dovrebbe svolgersi il primo confronto tra i ministri competenti e i parlamentari sardi.