A12: viadotto Valle Ragone, divieto di transito ai mezzi pesanti
In via di attivazione una limitazione al transito dei mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate sul viadotto Valle Ragone, in A12 tra Lavagna e Sestri Levante.
La misura è stata definita di concerto con le strutture tecniche del MIMS, a seguito dei sopralluoghi congiunti periodicamente programmati sulle infrastrutture della rete insieme alla Direzione di Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia.
Il viadotto Valle Ragone resta pienamente fruibile al transito dei veicoli leggeri.
Confermata la piena stabilità dell’infrastruttura
Le verifiche tecniche condotte sul viadotto, in linea con le linee guida del Consiglio Superiore dei lavori pubblici emanate ad aprile 2020, esaminate in occasione del sopralluogo, hanno confermato la piena stabilità dell’infrastruttura – già registrata dai controlli effettuati da società esterne specializzate di ingegneria – mentre è stata condivisa una carenza intrinseca del Valle Ragone rispetto ad alcune azioni previste dalla normativa attuale per la progettazione dei ponti di nuova costruzione che sono molto amplificate rispetto alle norme precedenti.
In attesa dell’avvio dei lavori di adeguamento dell’opera, dei quali la Direzione di Tronco di Genova ha già avviato la progettazione, è stata adottata, in accordo con il MIMS, la misura di limitazione al solo traffico pesante. Parallelamente, è stato individuato nel Politecnico di Torino, l’Istituto Universitario cui affidare la validazione di possibili innalzamenti del carico pesante transitabile, in merito alle soglie di carico massimo, da sottoporre e confermare con il MIMS nelle prossime ore.
Migliorino: il problema frenata dei tir
Le frenate dei tir “possono deformare le pile e il sistema di appoggi” per questo è stata decisa la limitazione del transito ai camion sopra le 3,5 tonnellate sul viadotto Valle Ragone in A12. “C’è un problema alla verticalità del viadotto – spiega l’ispettore del Mims Placido Migliorino – per questo è stata decisa la limitazione. Le frenate dei mezzi pesanti potevano incidere su quelle problematiche aumentandole”.
L’ingegnere ha trasmesso la relazione alla procura di Genova. Sono stati gli stessi pm che si occupano delle inchieste sulla gestione della rete autostradale a chiederle all’ispettore così come successo negli altri casi.