Albo Autotrasportatori: al Transpotec il punto sulle attività
Una revisione della normativa sul cabotaggio. Lo chiederà il Governo italiano a Bruxelles attraverso una lettera scritta insieme ad altri Paesi europei. La notizia è stata data da Maria Teresa Di Matteo, presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, nel corso del convegno “Regole, sicurezza, competitività. Il futuro dell’autotrasporto italiano nel nuovo Albo”, che si è svolto il 18 aprile, al Transpotec 2015, il salone dei trasporti e della logistica che si è svolto a Verona. Ma questa non è l’unica novità.
“Sul fronte interno, nei prossimi giorni partiranno infatti le lettere per le verifiche sulle imprese iscritte all’Albo degli Autotrasportatori non in possesso di veicoli per accertarne la capacità imprenditoriale – ha affermato ancora la presidente Di Matteo-. Inoltre per superare le difficoltà che si stanno riscontrando nel passaggio delle competenze tra Province e Motorizzazioni in merito alla gestione degli albi provinciali, si terrà a breve una Conferenza Stato-Città-Autonomie locali che individuerà le regole di questa fase di transizione, anche per verificare la possibilità che le Motorizzazioni possano avvalersi del personale delle Province”.
Ma l’Albo è soprattutto concentrato sulla implementazione del database con il quale, a partire dal mese di luglio, potrà essere verificata la regolarità delle imprese italiane di autotrasporto. Sarà importante quindi controllare le iscrizioni alla Camera di Commercio, al Registro Elettronico Nazionale e all’Albo confrontandole con i dati Inps, Inail e di assicurazione dei veicoli. In questa prospettiva, particolarmente significativa sarà la nuova struttura telematica dell’Albo, illustrata da Alessandro Calchetti, Direttore CED Motorizzazione, che ha ricordato come tutte le attività dell’Albo verranno concentrate su un unico portale.
I prossimi mesi per l’Albo saranno quindi particolarmente impegnativi e importanti, come ha sottolineato Silvio Faggi, vicepresidente del Comitato Centrale dell’Albo. Oltre ai nuovi compiti che la Legge di Stabilità gli ha attribuito, l’Albo dovrà continuare a svolgere anche una serie di altre attività come quella della formazione e valorizzazione delle imprese, e dedicarsi allo studio di un testo unico delle norme dell’autotrasporto per renderle più vicine alle esigenze degli autotrasportatori. “E’ necessario che le norme siano un fattore di sviluppo per le imprese e non un intralcio – ha sottolineato Faggi – e su questo l’Albo può giocare un ruolo importante”.
Il convegno è stato anche un momento di confronto con le associazioni di categoria che si sono trovate tutte concordi sull’importanza del nuovo ruolo assunto dall’Albo degli Autotrasportatori e sulla necessità che tutte le imprese iscritte rispettino le regole. “Le aziende virtuose si aspettano tanto dall’Albo – ha affermato Massimo Bagnoli, presidente di Fiap – anche se dovrà essere aiutato dallo Stato. Speriamo in un portale che aiuti i committenti ad avvicinarsi alle attività delle imprese”. Il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, ha sottolineato l’esigenza di una semplificazione normativa e di un’uniformità nell’applicazione delle regole. “L’Albo deve essere aperto a tutte le imprese che vogliono operare. Va bene la concorrenza ma tutti dobbiamo lavorare con le stesse regole”, ha concluso.
La valutazione sulla nuova gestione dell’Albo non può che essere positiva, secondo il segretario generale di Assotir. “Stiamo assistendo ad un intervento coraggioso che deve essere sostenuto da tutte le associazioni di categoria”, ha detto Claudio Donati, rimarcando gli effetti della crisi sul mondo dell’autotrasporto. “Il compito che ci spetta ora – ha spiegato – è di impegno e responsabilità. Le associazioni devono mettersi in gioco, ma anche la politica deve capire che al destino dell’autotrasporto è legato il destino di altri settori”.
Sulla centralità del Comitato Centrale dell’Albo e sull’importanza di semplificare le regole si è espresso anche Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti. “Il Comitato deve essere un valore aggiunto di rappresentanza degli interessi di tutti i lavoratori”, ha detto Genedani, auspicando che la politica comprenda che “l’autotrasporto è un settore strategico per il Paese”. E sempre sul rispetto delle regole è intervenuto anche, Pierangelo Paolucci di Sna-Casartigiani: “In questa fase chiediamo di andare oltre il controllo della vigenza delle imprese e che ci sia un coinvolgimento plurale per raggiungere un obiettivo comune”.
Massimo Stronati, coordinatore di Alleanza Cooperative Italiane Servizi e Utilities ha rimarcato l’importanza di eventi di confronto come quello odierno: “Queste occasioni di dialogo con l’Albo degli Autotrasportatori e magari anche con il Governo sono ottime. Se non c’è concertazione è difficile raggiungere dei risultati”.Intervento conclusivo per Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto. “L’Albo è lo strumento attraverso il quale le associazioni di autotrasporto dovranno organizzarsi con regolarità. Attraverso l’Albo bisogna dare concretezza alle parole regole, sicurezza e competitività, che danno il titolo a questo convegno”.
In un comunicato diffuso durante il convegno, la presidente di Cna-Fita Cinzia Franchini, si è dissociata invece dalle posizioni di tutte le altre associazioni, chiedendo alla politica un intervento per la chiusura dell’Albo degli Autotrasportatori.