Anfia: calo a doppia cifra per il mercato autocarri (-18,3%) e autobus (-48,7%)
Sul comparto dei veicoli industriali pesa la crisi delle materie prime, in particolare lo shortage di semiconduttori, che causa ritardi di molti mesi nei tempi di produzione e consegna dei mezzi. A questa situazione, si aggiunge il perdurante incremento dei prezzi alla pompa di CNG ed LNG e dell’AdBlue, dovuto al rincaro della materia prima, che sta del tutto frenando l’utilizzo dei mezzi a gas naturale e degli euro VI di ultima generazione, favorendo la circolazione dei veicoli più inquinanti.
Dati Anfia, infatti, mostrano che a ottobre, il mercato degli autocarri registra un calo a doppia cifra, così come i veicoli trainati, che interrompono il trend positivo dei mesi precedenti, a causa di una consistente flessione del comparto dei semirimorchi, mentre i rimorchi risultavano in calo già a settembre.
Il mercato nel dettaglio
Analizzando nel dettaglio il mercato di ottobre 2021, nel mese sono stati rilasciati 1.479 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-18,3% rispetto ad ottobre 2020) e 892 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-15,7%), suddivisi in 92 rimorchi (-21,4%) e 800 semirimorchi (-15%).
Nel cumulato dei primi dieci mesi del 2021 si contano 20.527 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 26,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2020, e 12.432 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+37,2% rispetto a gennaio-ottobre 2020), così ripartiti: 1.170 rimorchi (+29,9%) e 11.262 semirimorchi (+38%).
Per gli autocarri, a gennaio-ottobre 2021 tutte le aree geografiche italiane registrano nuovamente incrementi a due cifre: +31,2% l’area del Sud e Isole, +30,2% il Nord-Ovest, +29,1% il Nord Est, +12% le regioni del Centro.
Per classi di peso, i veicoli da 16 tonnellate in su riportano la crescita più significativa, +30,5%, nei primi dieci mesi del 2021. Seguono, nella classifica, gli autocarri con peso superiore a 6 e fino a 8 tonnellate (+29,9%) e quelli sopra le 12 e sotto le 16 tonnellate (+28,4%). Restano, invece, in calo a due cifre gli autocarri superiori a 3,5 e fino a 5 tonnellate, che chiudono a -23,5%. Ribasso più contenuto per il segmento sopra le 8 e fino a 11,5 tonnellate (-11,5%) e per il segmento sopra le 5 e fino a 6 t (-7,6%). Per i veicoli sopra le 11,5 e fino a 12 t la variazione è invece positiva (+9,6%).
Gli autocarri rigidi risultano in aumento del 23,9% nel periodo gennaio-ottobre 2021, mentre i trattori stradali chiudono il cumulato a +30%. Sia i veicoli da cantiere che i veicoli stradali mantengono un trend di crescita a doppia cifra nel progressivo 2021, rispettivamente a +40% e +25,6%.
Analizzando il mercato per alimentazione, nei primi 10 mesi del 2021 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 5,9% (era del 5,2% a gennaio-ottobre 2020), per un totale di 1.215 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano appena lo 0,2% del totale (era 0,3% a gennaio-ottobre 2020).
Anche i veicoli trainati, nei primi dieci mesi del 2021, risultano in crescita a doppia cifra in tutte le aree geografiche: +66,7% nel Nord-Est, +36,2% nelle regioni del Centro, +29,2% nell’area Sud e isole, +20% nel Nord-Ovest.
Le marche estere totalizzano 7.073 libretti di circolazione nel progressivo da inizio anno (+45,7%), mentre le marche nazionali, con 5.359 libretti, crescono del 27,4%.