Anfia: tra il 2008 e il 2014 il trasporto merci in Italia perde il 35%
Lieve recupero del traffico merci su strada nell’Unione europea nel 2014: in totale sono state movimentate 1.700 miliardi di tonnellate-km, lo 0,4% in più rispetto al 2013. Ripresa che invece non si è verificata in Italia dove nel 2014 è stata registrata una flessione del 2,6%, tanto che i volumi di merci movimentate sono tornati al livello più basso dell’ultimo decennio, con una contrazione superiore alla media Ue. E’ quanto rileva Anfia nel “Focus sul trasporto merci su strada” appena diffuso, basato sui dati delle indagini statistiche Eurostat, pubblicate nei primi due mesi del 2016 e relative all’anno 2014.
Nell’ultimo decennio la quota del trasporto merci su strada in Europa ha subito una pesante riduzione in termini di tonnellate-km, pari al 10,4% in meno rispetto ai livelli del 2007. In totale il settore dell’autotrasporto conto terzi nell’Ue conta circa 600.000 imprese: di queste l’80% ha meno di 10 dipendenti, mentre il 99% ne ha meno di 50 e la media è di 4 dipendenti ciascuna.
Anche in Italia, tra il 2008 e il 2014 i volumi di merci movimentate su strada hanno riportato un calo del 35% in miliardi di tkm (da 180,5 a 117,8) e la leggera ripresa avviata nel 2013 è stata sconfessata nel 2014, con impatti fortemente negativi sul mercato degli autocarri. La media annua di nuovi autocarri medi-pesanti venduti in Italia è stata di 36.700 unità dal 2000 al 2008, per poi scendere a 18.900 dal 2009 al 2011 e a poco più di 13.500 dal 2012 al 2015. Nel 2015, il comparto ha visto una crescita del 19,7% del numero di libretti rilasciati, con 15.160 veicoli immatricolati (+27,9% i trattori stradali e 12,2% i cabinati). Il mercato dei rimorchi e semirimorchi pesanti nel 2015 è cresciuto del 54,3%, con circa 10.600 nuove immatricolazioni, livelli ancora inferiori del 40% rispetto ai volumi del 2007 (17.800 unità).
Analizzando i vari Paesi Ue, la Germania si conferma al primo posto per volumi di merci trasportate (il 18% del traffico Ue), seguita dalla Polonia (il 15%) che, con una crescita di oltre il 66% tra 2007 e 2014, ha contribuito, insieme a Bulgaria (+90%), Repubblica Ceca (+12%), Lituania (+38%), Slovacchia (+15%), a spostare il baricentro del trasporto europeo su strada verso oriente.
Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Polonia e Italia insieme rappresentano circa il 69% del totale trasportato su strada. In Ue, la Germania è il Paese che pesa di più sulla componente del traffico nazionale, il 24%, mentre la Polonia è al primo posto per traffico internazionale, un quarto del traffico internazionale complessivo (25,2%).
Il cabotaggio regolamentato, ovvero i trasporti nazionali per conto terzi effettuati da trasportatori stranieri, ha riguardato la movimentazione di merci per 30,4 miliardi di tkm, pari all’1,8% di tutte le merci trasportate su strada, il 2,7% del trasporto nazionale e lo 0,8% delle merci in tonnellate. Dal 2010 al 2014, la crescita del cabotaggio è stata del 48%, con una media annuale dell’8%. Nello stesso periodo, i Paesi che l’hanno praticato maggiormente sono Lituania (+109%), Repubblica Ceca (+152%), Polonia (+120%), Slovacchia (+116%) e Romania mentre i Paesi che subiscono meno il cabotaggio sono Polonia e Spagna.