Anfia: “Tremonti ter, esclusi i mezzi di trasporto”
La detassazione degli utili reinvestiti dalle aziende contenuta nella “Tremonti ter” esclude i mezzi di trasporto. E’ la denuncia di Anfia (l’associazione nazionale filiera industria automobilistica), che invita il governo a ripensarci.
Il nuovo decreto fiscale, con l’introduzione della legge Tremonti-ter, prevede la detassazione al 50% degli utili reinvestiti dalle aziende nei beni strumentali della categoria “macchinari e apparecchiature”. Il provvedimento rimarrà in vigore fino al 30 giugno 2010. “Delude la decisione del governo, che lascia in difficoltà il settore dei trasporti”, commenta l’associazione.
“Il mercato italiano dei veicoli commerciali leggeri, meno sensibili delle autovetture agli ecoincentivi”, spiega Eugenio Razelli, presidente di Anfia, “ha registrato un -30,9% nei primi cinque mesi dell’anno e, nello stesso periodo, in Europa la flessione è stata del 37,3%. Per i veicoli industriali la situazione è ancora più grave, considerando che il calo è stato del 38,6% in Italia e del 44,6% in Europa, mentre per il mercato italiano dei rimorchi e semirimorchi i volumi di vendita sono scesi addirittura del 47,8%”.
Anfia, continua Razelli, “ha sostenuto più volte, fin dall’inizio della crisi economica in atto, l’urgenza di reintrodurre la detassazione del reddito d’impresa reinvestito in beni strumentali, e ritiene a questo punto, di fronte a una situazione così difficile, che il governo debba includere tra i beni di investimento interessati dalla legge Tremonti-ter anche i mezzi di trasporto”.
“Un comparto”, conclude Razelli, “che per risollevarsi dalla crisi necessita di misure mirate e modellate sulle proprie specificità”.