ArcelorMittal: l’autotrasporto chiede un incontro urgente al Governo
Un incontro urgente per trovare una soluzione che salvaguardi il settore del trasporto del comparto siderurgico, dopo la decisione della ArcelorMittal di abbandonare la gestione dell’ex Ilva. Lo chiedono al Governo tutte le associazioni dell’autotrasporto: ANITA – ASSOTIR – CNA-FITA – CONFARTIGIANATO TRASPORTI – CONFCOOPERATIVE – FAI-CONFTRASPORTO – FEDIT – FIAP – LEGACOOP PRODUZIONE E SERVIZI – SNA CASARTIGIANI – TRASPORTOUNITO – UNITAI.
Da questa mattina si sta svolgendo uno sciopero unitario di 24 ore indetto da Fim, Fiom e Uilm nello stabilimento siderurgico di Taranto e negli altri siti del Gruppo ArcelorMittal.
I metalmeccanici chiedono “all’azienda l’immediato ritiro della procedura di retrocessione dei rami d’azienda e al governo di non concedere nessun alibi alla stessa per disimpegnarsi, ripristinando tutte le condizioni in cui si è firmato l’accordo del 6 settembre 2018 che garantirebbe la possibilità di portare a termine il piano Ambientale nelle scadenze previste”.
Le imprese fornitrici di servizi di trasporto hanno lanciato un segnale di preoccupazione per il prosieguo dell’attività e per le gravissime conseguenze occupazionali che deriverebbero da un blocco dell’attività.
“Tale situazione si aggiunge a quanto le imprese hanno subìto per la vicenda ILVA, a causa del mancato riconoscimento della condizione di “creditori prededucibili” da parte del Tribunale di Milano che ha determinato la perdita di svariati milioni di euro – nonostante due Leggi, una del 2015 e l’altra del 2017 – altro argomento sul quale le Associazioni chiedono una rapida soluzione – Le imprese non potranno sostenere ancora a lungo tale aggravio economico e finanziario”.