Assotir: sì al fermo solo se è per intesa generale
No al fermo se è solo “per ottenere qualche mancia”. In vista dell’incontro previsto tra gli autotrasportatori e il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, che dovrebbe cercare di scongiurare il fermo generale del settore proclamato nei giorni scorsi da Unatras, Transfrigoruote Italia Assotir fa sapere che aderirà al fermo solo se servirà ad un’intesa generale.
“Sì a una protesta per introdurre modifiche reali alla legge di deregolamentazione del settore”. In una nota, l’associazione avverte: il fine ultimo del fermo, previsto a partire dal prossimo 9 dicembre, per un periodo di cinque giorni, non deve tradursi in una nuova elargizione a fondo perduto.
‘Transfrigoruote Italia Assotir”, si legge nel comunicato diffuso dal gruppo, “aderirà al fermo solo se il suo obiettivo sia non l’ennesima elargizione a fondo perduto, ma l’ottenimento di una disciplina urgente, unica per ogni tipo di contratto, sul costo minimo dei trasporti, sulla responsabilità del committente e sui tempi di pagamento”.
I dirigenti dell’associazione definiscono “strumentale e debole” l’ iniziativa dell’Unatras, “ennesimo atto di una strategia basata unicamente sulla periodica richiesta al Governo di sostegni a fondo perduto al settore e non come la rivendicazione di un cambio strutturale nelle regole che lo disciplinano e che sono alla base della permanente debolezza delle imprese che vi operano”.