Attese dei camion nei porti: Trasportounito chiede regole nazionali
Trasportounito torna sul problema code nei porti da parte dei tir e chiede al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili l’avvio di un’azione di regolazione dei cicli operativi dei camion nei porti.
“La problematica – sottolinea in una nota Giuseppe Tagnochetti, coordinatore ligure di Trasportounito – non può essere affidata solo alla regolazione, validissima, di singoli presidenti di Autorità di Sistema Portuali, ma deve prendere spunto dalle importanti analisi e iniziative portuali territoriali nonché dai lavori svolti tra operatori dell’Autotrasporto e Committenza al tavolo Nazionale Contenitori, e sfociati in prassi condivise per la regolazione delle attese-camion, per il controllo dei contenitori vuoti e di altri elementi operativi”.
Un camion rallentato o bloccato in porto, ha spiegato l’associazione genera un ritardo alla consegna o ritiro della merce dallo stabilimento e quindi alla capacità di tutta la filiera logistica a fornire servizi all’industria, commercio, operatori economici.
Disciplinare i tempi di attesa al carico e allo scarico
Tagnochetti ha espresso apprezzamento per le ordinanze emanate dal presidente di La Spezia, Mario Sommariva, su tracciamento dell’operatività dei camion, automazione in corso dei varchi portuali e digitalizzazione documentale. “Ma continua a mancare un’azione nazionale e governativa – ha aggiunto – più volte richiesta al ministero che disciplini i tempi di attesa al carico e allo scarico, impegni gli scali alla tracciabilità delle operazioni documentali di carico e scarico e individui parametri standard dei livelli di servizio ai sensi della legge 84/94 superando la visione puramente contrattualistica dei rapporti tra operatori e definendo le singole responsabilità di autotrasportatori e terminalisti, ma anche di spedizionieri e compagnie da cui spesso dipendono i via libera troppo anticipati alle partenze dei camion che causano poi i fenomeni di congestione”.