Auto, +16% immatricolazioni a dicembre. 2009 stabile
Dicembre molto buono per le immatricolazioni di auto in Italia. Nel mese appena conclusosi, le registrazioni di nuove autovetture sono cresciute del 16,73%. Su base annuale, il dato invece è stabile, anzi, in leggero calo. Lo comunica il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Le immatricolazioni di nuove auto in Italia, spiega il Ministero, salgono del 16,73% a dicembre verso un anno prima a 165.428 unità. Nello stesso periodo i trasferimenti di proprietà di auto usate sono saliti dell’1,76%, a 397.887.
Il volume globale delle vendite (563.315) ha così interessato per il 29,37% auto nuove e per il 70,63% auto usate. Nel 2009 il mercato è in leggero calo rispetto all’anno precedente (-0,17%) a 2.158.010 unità.
“Il dato relativo alle immatricolazioni di autovetture nuove a dicembre segna la fine di un anno difficile, di pesantissima crisi misurabile dalle perdite realizzate nelle vendite di tutti i tipi di veicoli non coperti dagli incentivi varati dal Governo nel febbraio 2009”, commenta Vincenzo Malagò, presidente di Federaicpa, l’associazione che rappresenta il settore delle concessionarie auto operanti in Italia, ha commentato i dati di immatricolazione di auto nuove relativi al mese di dicembre 2009, diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti.
Malagò aggiunge che in questo contesto Federaicpa “sottolinea le perduranti difficoltà delle Concessionarie che, nonostante lo sforzo imprenditoriale profuso per la tenuta delle proprie strutture, chiuderanno il 2009 con fatturato in calo e sostanziale assenza di redditività delle vendite, fatti che consegnano al 2010 Reti di vendita e di assistenza esposte alle incertezze dell’economia reale ed alla adeguatezza degli obiettivi di politica commerciale delle Case automobilistiche con il trend economico generale”.
Federaicpa ritiene che “le perdite economiche e di professionalità, conseguenti alla riduzione occupazionale, realizzate nel settore auto nel 2009, dipingono un quadro di insieme ancora critico, in prospettiva fortemente condizionato dalla volontà del Governo di intervenire, non solo per la riproposizione degli incentivi, ma anche per le altre misure che il settore ha già richiesto, come la revisione della fiscalità sulle auto aziendali, il sostegno alle vendite dei veicoli da trasporto, l’applicazione dell’Iva sulle auto con detrazione 40% e, infine, l’aumento del tetto di deduzione degli interessi passivi”.