Autobus, enigma estintori: il ministero convoca le associazioni dei bus
Un parere dei Vigili del Fuoco ha messo in discussione l’uso dell’estintore a polvere a bordo di pullman turistici e scuolabus. La motivazione sulla non idoneità risiede nella possibilità che lo stesso, durante la sua azione, emetta delle sostanze potenzialmente nocive per gli occupanti di un ambiente chiuso come l’abitacolo di un autobus.
Al fine di chiarire le ragioni alla base della motivazione e le eventuali conseguenze, il 15 febbraio si svolgerà l’incontro sollecitato dalle associazioni del settore autobus. Le associazioni, come ad esempio l’ANAV (Associazione nazionale autotrasporto Viaggiatori), hanno manifestato preoccupazione sulla possibile non idoneità degli estintori a polvere, chiedendo quindi un confronto con le autorità, anche a seguito di recenti segnalazioni di multe e verbali da parte delle Forze dell’ordine.
Questo tipo di estintore, infatti, è stato designato nel tempo come il più adatto alle necessità antincendio delle aziende di trasporto, tanto da diventare presente sulla quasi totalità dei circa 97.000 autobus in circolazione nel nostro Paese.
Al momento l’unico atto normativo che indica le tipologie di estintori di incendio ammessi a bordo è il D.M. 18 aprile 1977, che ammette però due sole tipologie di estintori ad anidride carbonica e schiuma, escludendo, almeno apparentemente, quelli a polvere. Il medesimo decreto però prevede anche la possibilità di utilizzare estintori di natura diversa purché aventi la medesima capacità estinguente e questi non emettano gas velenosi al momento dell’impiego. Questa è dunque la “possibilità” normativa che ha permesso negli anni all’estintore a polvere di diffondersi nel settore.