Autocarri: a maggio il mercato cresce del 15%, rallentano rimorchi e semirimorchi. Autobus +29,2%
A maggio 2018, sono stati rilasciati 2.226 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+15% rispetto a maggio 2017) e 1.265 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-7,1%), suddivisi in 147 rimorchi (-1,3%) e 1.118 semirimorchi (-7,8%).
Sia per gli autocarri che per i veicoli trainati si mantiene un trend positivo, con un incremento a doppia cifra per gli autocarri, nei primi cinque mesi del 2018, con 11.757 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 15% in più dell’analogo periodo del 2017, e 8.265 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+7,4% rispetto a gennaio-maggio 2017), così ripartiti: 637 rimorchi (-1,8%) e 7.628 semirimorchi (+8,3%).
Nei singoli mesi del 2018, sono aumentati i rilasci di libretti di nuovi autocarri immatricolati: +17% a gennaio, +7% a febbraio, variazione nulla a marzo, +41% ad aprile, fino al già citato +15% di maggio.
In riferimento alla ripartizione geografica, i libretti di nuovi autocarri rilasciati nelle regioni del Nord-Ovest, Nord-Est e del Mezzogiorno registrano aumenti a doppia cifra (oltre il 10%), mentre nelle regioni del Centro Italia la crescita è più contenuta (+4%). I libretti rilasciati per nuove registrazioni di autocarri per cantiere sono circa il 6% del totale. Nel cumulato da inizio anno, sono più che raddoppiate le immatricolazioni di autocarri alimentati a metano che sfiorano le 700 unità, di cui l’80% con alimentazione GNL.
Il mercato dei rimorchi e semirimorchi pesanti, dopo le crescite importanti di gennaio (+15%) e febbraio (+26%) e le crescite più contenute di marzo (4,5%) e aprile (5%), a maggio registra il primo calo dell’anno, fisiologico con la chiusura della misura di incentivazione. Il segmento dei rimorchi vale appena l’8% del mercato dei veicoli trainati.
Il 37% dei veicoli immatricolati riguarda i costruttori nazionali (come nei primi cinque mesi del 2017).
Per quanto riguarda la ripartizione geografica, il 33% dei libretti di circolazione è stato rilasciato nel Mezzogiorno, il 29% nel Nord-Est, il 26% nel Nord-Ovest e il 12% nel Centro. Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg, nel mese di maggio registra 443 nuove unità, riportando un incremento del 29,2%. Tutti i comparti, ad eccezione degli autobus e midibus turistici (-10,5%), presentano una crescita a doppia cifra a maggio: +44,2% per gli
autobus adibiti al TPL (autobus e midibus urbani e interurbani), +53,2% minibus, e +78,9% per gli scuolabus.
Nei primi cinque mesi del 2018, sono stati rilasciati 1.839 libretti contro i 1.586 dell’analogo periodo del 2017 (+16%). Gli autobus adibiti al TPL chiudono il periodo gennaio-maggio con il segno positivo (+36,1%), così come gli scuolabus (+28,8%), mentre autobus e midibus turistici segnano una contrazione (-4,4%) e anche i minibus sono in calo (-3,8%). Quello degli autobus è un mercato che fa leva sul rinnovo delle flotte adibite al trasporto pubblico (urbano e interurbano), un fattore che determina oscillazioni mensili anche molto significative, dovute alla consegna dei lotti ordinati dagli enti pubblici.
Dopo il trasporto merci, anche per il settore del trasporto urbano è arrivato il momento del GNL. A questo proposito, la società TPER (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna) ha concluso le procedure della prima gara bandita in Europa per l’acquisto di autobus alimentati esclusivamente a GNL, con una commessa a Industria Italiana Autobus per i primi 44 mezzi con questa alimentazione. L’entrata in servizio di questi autobus dovrebbe avvenire all’inizio del
2019, con risvolti positivi per l’industria del settore: questi mezzi verranno infatti prodotti negli stabilimenti italiani di Industria Italiana Autobus. Un dato interessante che riguarda il parco degli autobus adibiti al trasporto di terzi è la
percentuale di mezzi, in particolare Euro 0 e Euro 1 non coperti da assicurazione. Si tratta di veicoli che verosimilmente dovrebbero restare fermi in deposito. A questi veicoli occorre aggiungere una quota di mezzi assicurati ma non revisionati.
Se il rinnovo del parco italiano è necessario per tutte le tipologie di veicolo, lo è soprattutto per la flotta degli autobus adibiti al trasporto pubblico locale. Lo stato della flotta pubblica, già noto alle istituzioni, spinge per una sostituzione dei mezzi più vecchi, con autobus di ultima generazione più efficienti e meno inquinanti.