Automobili, – 5,6% a fine 2009
Un anno difficilissimo per la filiera automotive italiana. Ma gli ecoincentivi hanno funzionato, attutendo gli effetti più duri della crisi. E’ il bilancio tracciato dal presidente Anfia Eugenio Razelli, in occasione dell’annuale assemblea pubblica dell’associazione, che riunisce i gruppi dell’industria automobilistica italiana.
A tre mesi dalla conclusione del 2009, la filiera automotive italiana tira le fila di un anno molto duro, segnato dalle conseguenze di una crisi economica internazionale innescata proprio un anno fa dal tracollo dei mercati finanziari e di cui, dalle prime avvisaglie, non era possibile prevedere né la portata né la durata. Dopo un 2008 in calo del 13,3% rispetto al 2007, il mercato dell’auto ha registrato una pesante contrazione nei primi mesi del 2009. Tra il 2007 e il 2009 le vendite complessive di auto sono calate di circa 500.000 unità.
Fortunatamente, ad arginare queste perdite, sono intervenuti gli eco-incentivi introdotti lo scorso 7 febbraio, grazie ai quali il trend ha incominciato a migliorare, dando i primi effetti tangibili nel mese di marzo e con una forte concentrazione degli ordini sulle vetture ad alimentazioni ecologiche. Dall’entrata in vigore degli incentivi alla fine di agosto, l’86,6% degli acquisti con eco-incentivi ha riguardato vetture con cilindrata molto ridotta e per definizione più ecologica. Nello stesso periodo, la penetrazione delle auto ultra ecologiche (Metano e Gpl) sul mercato è passata dal 9,4% delle nuove immatricolazioni al 25%. Grazie a questi positivi effetti, spiega Anfia, si prevede una chiusura d’anno attorno ad almeno 2.040.000 nuove unità (-5,6%), quindi con circa 200.000-300.000 veicoli aggiuntivi attribuibili agli ecoincentivi.
“I benefici economici e ambientali legati agli ecoincentivi sono innegabili”, ha dichiarato Eugenio Razelli, discutendo la situazione del comparto insieme al ministro Gelmini, all’ad Fiat Marchionne, alla presidente di Confindustria Marcegaglia e al sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia. “Occorre perciò mantenerli in vigore, come faranno quasi tutti i principali Paesi europei”, ha proseguito Razelli. Anfia chiede anche di mantenere gli incentivi per le vetture ultraecologiche (Metano e Gpl) “per un arco di tempo sufficiente a consentire una stabilizzazione di tutta la filiera e, in particolare, in modo da stimolare la creazione di una rete di distribuzione ad oggi ancora insufficiente”.
Considerando la profonda crisi in cui si trovano i veicoli industriali, che ad oggi non hanno beneficiato di alcuno stimolo, Anfia “ritiene prioritario includere il settore trasporti, come già da tempo richiesto dall’Associazione, tra i beneficiari della Legge Tremonti ter e del decreto relativo agli ammortamenti anticipati sui beni strumentali d’impresa a risparmio energetico, che il Ministero delle Finanze si appresta ad adottare”.