Autonomia differenziata: trasporti e logistica a rischio
Ecco perché il Ddl autonomia rischia di compromettere trasporti e logistica in italia secondo Conftrasporto
L’Autonomia differenziata delle Regioni è ora legge dopo l’approvazione del Ddl Calderoli da parte del Senato e della Camera con 172 voti favorevoli, 99 contrari e un astenuto.
Il Ddl Autonomia definisce le procedure legislative e amministrative per stabilire le intese tra lo Stato e le Regioni che richiedono l’autonomia differenziata in 11 articoli.
Autonomia: trasporti e logistica a rischio
“Autonomia differenziata: l’approvazione del disegno di legge rischia di avere effetti negativi sulla pianificazione e sulla funzionalità del sistema di trasporto e logistica del Paese.” Afferma il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Pasquale Russo. Egli teme ripercussioni sull’efficacia del sistema e sulla competitività delle imprese italiane. “Conftrasporto ha più volte evidenziato che trasporto e logistica sono un insieme complesso e interconnesso, che richiede un approccio organico e di visione strategica,” spiega Russo.
Secondo Russo, il Ddl Autonomia non ha avuto la lungimiranza. Doveva prevedere un raccordo tra le scelte territoriali e i Piani nazionali adottati o revisionati dal Governo. Questa mancanza di coordinamento potrebbe danneggiare la pianificazione e l’efficienza del sistema dei trasporti e della logistica. “Preoccupa anche il fatto che la legge sia stata approvata in totale mancanza di definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione riguardo a porti, aeroporti e grandi infrastrutture,” prosegue Russo. La difficoltà di identificare criteri oggettivi di valutazione per queste infrastrutture, che sono cruciali per il mercato e spesso regolamentate da contratti giuridicamente vincolanti, rappresenta un ulteriore problema.
A pochi giorni dalle elezioni UE, la frammentazione con il Ddl Autonomia della normativa di settore rischia di compromettere la competitività del sistema economico nazionale. Le Reti transeuropee e gli scenari di trasporto internazionali hanno un ruolo centrale. La disomogeneità delle politiche regionali potrebbe minare la coerenza necessaria per competere a livello globale.
Impatto del Ddl su trasporti e logistica
Il Ddl Autonomia differenziata presenta dunque diverse criticità, specialmente per quanto riguarda trasporti e logistica. Conftrasporto sottolinea come l’interconnessione di questi settori richieda una pianificazione centralizzata e coordinata, piuttosto che frammentata. La nuova legge non prevede un coordinamento efficace tra le decisioni regionali e le strategie nazionali. Crea un rischio significativo per la competitività e l’efficacia del sistema.
La definizione dei livelli essenziali di prestazione, nel Ddl Autonomia, soprattutto per infrastrutture chiave come porti e aeroporti, è un punto critico. L’incapacità di stabilire criteri di valutazione chiari e oggettivi per queste infrastrutture potrebbe causare disomogeneità e inefficienze. Con ripercussioni negative sul settore dei trasporti e della logistica.
L’approvazione del Ddl Autonomia differenziata senza adeguate misure di coordinamento e pianificazione potrebbe avere conseguenze negative su trasporti e logistica. Mette a rischio la competitività del sistema economico italiano. Conftrasporto esprime preoccupazione per le possibili ripercussioni e invita a una riflessione approfondita sulle implicazioni di questa nuova legislazione.