Autostrada, via libera al ddl concorrenza sui pedaggi
Pedaggi autostradali sotto controllo e più opere pubbliche
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulla concorrenza, un provvedimento che introduce importanti novità riguardanti pedaggi e concessioni autostradali in Italia.
Il cambiamento principale riguarda la destinazione degli incassi dei pedaggi: una parte di essi, per la prima volta, non andrà nelle casse dei grandi gruppi di concessionari, ma direttamente allo Stato. Saranno utili per la gestione delle infrastrutture stradali e le autostrade italiane, con l’obiettivo di utilizzare tali fondi per finanziare opere pubbliche e mantenere sotto controllo i costi per gli utenti.
ddl concorrenza pedaggi e autostrada
Il vicepremier e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha illustrato i principali obiettivi della riforma contenuta nel ddl concorrenza:
Effettiva concorrenzialità tra gli operatori: la riforma mira a creare un ambiente competitivo tra le società che gestiscono le concessioni, riducendo la concentrazione di potere nelle mani di pochi grandi gruppi.
Controllo dei pedaggi: uno degli obiettivi è evitare l’aumento incontrollato dei pedaggi, il cosiddetto “pedaggio-pazzo”. La regolamentazione delle tariffe sarà quindi essenziale per proteggere i consumatori.
Promozione degli investimenti: incentivare gli investimenti in autostrade e infrastrutture stradali, migliorando la qualità e l’efficienza della rete autostradale italiana.
Sostenibilità economica delle concessioni: garantire che le concessioni siano economicamente sostenibili è fondamentale per evitare situazioni di crisi o inefficienza nella gestione delle autostrade.
Potenziamento dei controlli statali: rafforzamento dei controlli statali sulla gestione delle concessioni mira a garantire una gestione trasparente e responsabile delle risorse.
Nuove tariffe pedaggi in autostrada
Il ddl concorrenza prevede l’introduzione di un nuovo modello tariffario per i pedaggi in autostrada, che entrerà in vigore con le concessioni che scadranno a partire dal 2025. Le future concessioni non supereranno di regola i 15 anni e saranno soggette a un sistema di regolazione più rigoroso. Le tariffe saranno suddivise in tre componenti principali:
- Componente tariffaria pedaggio di gestione: destinata alla copertura dei costi di gestione del concessionario.
- Componente tariffaria pedaggio di costruzione: riguarda i costi di costruzione sostenuti dal concessionario.
- Componente tariffaria pedaggio per oneri integrativi: nota anche come “extragettito”, sarà gestita dall’ente concedente (lo Stato) e utilizzata per recuperare i finanziamenti pubblici destinati alla realizzazione delle infrastrutture a pedaggio.
Finanziamento delle opere pubbliche
Un aspetto fondamentale del nuovo ddl concorrenza è l’utilizzo degli incassi dei pedaggi autostradali per finanziare opere pubbliche. Questo permetterà di migliorare la qualità delle autostrade e infrastrutture esistenti. Contribuirà a contenere i costi dei pedaggi, con una gestione più equa ed efficiente delle risorse.
Con il ddl concorrenza il governo italiano punta a rendere il sistema autostradale più sostenibile, trasparente e orientato agli interessi dei cittadini. Garantendo al contempo un ritorno economico per lo Stato da reinvestire nel miglioramento delle autostrade e infrastrutture pubbliche.
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