Autotrasportatori insoddisfatti, si riparte il 18 giugno
Si svolgerà il 18 giugno l’ultimo atto della trattativa in corso tra autotrasportatori e ministro Matteoli. Sarà allora che le sigle dell’autotrasporto decideranno se dare vita a forme di protesta. Le associazioni si dicono complessivamente insoddisfatte dell’incontro svoltosi martedì col ministro, e ora è tutto rinviato ad una prossima riunione che si terrà il 18 giugno.
Il Coordinamento cooperativo per il trasporto merci e la logistica (Agci-Psl, Ancst-Legacoop e Federlavoro e Servizi-Confcooperative) ha diffuso una nota comune, in cui spiega che entro il 18 giugno l’esecutivo “si è impegnato a dare risposte concrete, effettive e garantite a quelle misure ancora non attuate”. Ma se anche in quella occasione “non si dovessero registrare fatti concreti e positivi tali da far mutare sostanzialmente il giudizio finora negativo sul rispetto degli impegni assunti, sarà difficile evitare la proclamazione di azioni di protesta anche radicali da parte della categoria”.
“Rispetto alla situazione preesistente, che vedeva gli impegni assunti dal governo con la firma del protocollo del giugno 2008 ancora in buona parte da attuare”, spiega il Coordinamento, “sono emersi pochi fatti nuovi, pur significativi, ancora molte promesse e qualche novità fonte di ulteriore preoccupazione”. Il Governo, danno atto le associazioni, “si è impegnato ad emanare, entro la settimana in corso, le tabelle di costo chilometrico ed a rendere operativo entro un mese il nuovo regolamento dell’Albo e della Consulta che permetterà, tra l’altro, l’istituzione dell’Osservatorio sui costi del settore. Sembra infine finalmente prossima al varo anche la scheda di trasporto”.
Ma per quanto riguarda le risorse economiche ancora da erogare, e l’imminente erogazione di una prima tranche per il rinnovo del parco veicolare del 2007 e 2008, “sostanzialmente sono venute ancora solo promesse, sia relativamente alle residue risorse degli esercizi precedenti, che riguardano gli sconti sui pedaggi autostradali e gli investimenti, sia per tutte le risorse riferite alla finanziaria 2009”.
Ulteriori preoccupazioni, invece, sono espresse dal giudizio del Coordinamento cooperativo per quanto riguarda “le affermazioni di autorevoli esponenti della delegazione governativa che fanno dubitare sulla effettiva applicabilità della Legge 32/2005, almeno per la parte che riguarda l’individuazione delle responsabilità della catena del trasporto e sulla reale disponibilità di parte delle risorse economiche destinate al settore”.