Autotrasporto, Aiscat: aumentano i pesanti sulle autostrade
Il numero dei mezzi pesanti sulla rete autostradale italiana è aumentato del 2,6%. Lo rivela un’indagine Aiscat, Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori, che prende in considerazione i primi quattro mesi del 2011. Diminuisce inoltre il numero delle auto private (-1,6%), così come diminuisce il numero complessivo di incidenti (-10%); aumenta però il numero dei morti (+20%).
“I dati sulla mobilità registrati nell’aprile scorso mostrano, per quanto riguarda il comparto veicolare leggero, un andamento del traffico in lieve calo rispetto ai risultati ottenuti nel 2010, si legge nel rapporto dell’Aiscat su traffico e sicurezza. Tale diminuzione, comunque, si è rivelata, al pari dei mesi precedenti, piuttosto marginale, come dimostra peraltro il dato mensile attinente le percorrenze totali: quest’ultimo si è infatti mantenuto su livelli sostanzialmente stabili a conferma della scarsa entità del fenomeno in questione”.
Analogamente, “è proseguito il trend positivo realizzato dal comparto pesante che ha evidenziato un cospicuo incremento dei flussi, con un recupero di due punti e mezzo percentuali nel confronto mensile. Complessivamente, nei primi quattro mesi 2011, sono stati percorsi sulla rete autostradale a pedaggio quasi 25 miliardi di veicoli-km, un risultato sostanzialmente in linea con quello dell’anno precedente”.
Passando al settore della sicurezza stradale, si legge ancora nel rapporto, “è assistito nel mese a una rilevante diminuzione sia del tasso d’incidentalità totale (scesa del 10%), sia di quello relativo al numero di persone rimaste ferite (-22,2%). Leggermente in aumento risultano invece i dati relativi alla mortalità: a fronte dei 14 morti registrati nei primi quattro mesi del 2010, i decessi sono stati 17 nei primi quattro mesi del 2011.
“Va ricordato – precisa l’Aiscat – che, ai fini di una corretta interpretazione delle statistiche, bisogna tenere nel giusto conto l’esiguità dei valori di cui si parla: in tali casi, infatti, anche degli scostamenti di poche unità (tre soli decessi in più) comportano rialzi elevati del tasso percentuale”.