Autotrasporto: anche Ronchi contro il Sistri
“Occorre prendere atto che il Sistri non è più idoneo perché comporta eccessivi sovraccarichi organizzativi e che va quindi abolito con un intervento legislativo per sostituirlo con un nuovo sistema di tracciabilità che non comporti nuovi oneri per le imprese”. Così si legge nella relazione redatta dal professor Edo Ronchi dopo il tavolo di lavoro svoltosi il 20 giugno scorso, in cui le associazioni di categoria si sono confrontate in materia di Sistri.
Le conclusioni derivate dall’incontro, e approvate all’unanimità dalle organizzazioni presenti, evidenziano un elenco di punti cardine:
– Per il trasporto vengono abolite le chiavette USB, i software standardizzati e le Black box; il modello del formulario sarà trasmesso in digitale all’Albo dei gestori ambientali.
– Il modello dei registri di carico e scarico, in forma digitale dovrà essere inviato alle Agenzie regionali per l’Ambiente.
– Gli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti pericolosi devono rendere accessibile la loro autorizzazione al trattamento in forma digitale, cosicché il produttore e il trasportatore possano verificarne preventivamente l’idoneità.
– I dati dell’Albo gestori ambientali relativi al trasporto e quelli delle ARPA relativi alla produzione dei rifiuti, saranno trasmessi a un centro di elaborazione dati nazionale, collegata ad ISPRA, che elaborerà tali dati e li renderà accessibili alle autorità di polizia giudiziaria.
Alla consultazione era presente la delegazione di Anita, guidata del presidente della sezione rifiuti Carlo Coppola, che ha portato al tavolo ministeriale le esigenze espresse dalle imprese associate, di costruire un sistema di tracciabilità che sia semplice, economico, funzionale e trasparente.