Autotrasporto: Anita chiede scelte coraggiose per rilanciare il settore
“Ora che la riforma del sistema portuale è in fase di ultimazione, nell’agenda del Governo deve trovare posto una specifica riforma organica dell’autotrasporto e della logistica”. Con queste parole il presidente Thomas Baumgartner ha aperto i lavori dell’assemblea annuale di Anita, a cui hanno partecipato imprenditori, rappresentanti del Parlamento e delle Istituzioni.
Secondo Baumgartner serve un piano organico fatto di politiche, regole e soluzioni innovative, con interventi rapidi ed incisivi in linea con i cambiamenti in atto, perché, nonostante i primi segnali economici positivi il settore “non è ancora nelle condizioni di esprimere pienamente tutte le proprie potenzialità di crescita, in quanto frenato da questioni tuttora irrisolte”.
Dall’associazione sono stati presentati anche richiami sulla necessità di accelerare le verifiche sulla regolarità delle imprese iscritte all’Albo, di potenziare gli organici degli Uffici provinciali del MIT per far fronte ai nuovi compiti ad essi attribuiti in materia di Albo, di semplificare il quadro normativo. Proprio su quest’ultimo punto, “l’emanazione di un Testo Unico dell’autotrasporto non può prescindere da un’attenta verifica su come le norme europee siano state negli anni recepite, per eliminare quegli inutili appesantimenti che gravano soltanto sulle imprese italiane”.
La riorganizzazione del settore deve avvenire attraverso scelte coraggiose in Italia e in Europa, spiegano ancora dall’associazione, dove si è finalmente acceso il dibattito su come superare il dumping causato dall’assenza di armonizzazione delle norme sociali e delle condizioni di lavoro tra i diversi Stati membri.
“Doppio registro per gli autisti impiegati nei trasporti internazionali da perseguire presso le Istituzioni europee, stop alla liberalizzazione del cabotaggio per tutelare il mercato nazionale e uscita dell’Italia dalla CEMT con contestuale riduzione dei contingenti bilaterali, sono le soluzioni proposte da Anita perché – ha aggiunto Baumgartner – negli ultimi dieci anni le tonnellate trasportate dai vettori italiani in Europa sono diminuite di oltre il 35% e la quota di mercato dei vettori nazionali nei traffici internazionali con origine o destino in Italia, in otto anni, è scesa dal 36% al 26%, ed ora non possiamo più permetterci di regalare ai vettori stranieri nostre quote di mercato”.
Le proposte di Anita puntano anche a favorire il rientro delle imprese e spingerle ad assumere nuovamente in Italia.
“Per noi imprenditori la concretezza è una caratteristica dell’agire quotidiano – ha concluso Baumgartner – ed è per questo che ci aspettiamo che il Governo prenda decisioni adeguate e tempestive, inserite in un disegno organico e coerente per il rilancio del nostro settore”.
All’assemblea è interventuto, attraverso un videmessaggio, anche il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, che ha parlato per la prima volta dell’importanza dell’autotrasporto e della logistica come uno dei motori principali della ripresa economica.
“Sappiamo – ha spiegato il Ministro Delrio – quanto è stato difficile il vostro lavoro negli ultimi tempi: il costo del lavoro, le questioni della tassazione, il tema dei carburanti. E abbiamo diverse questioni aperte con l’Unione europea, l’armonizzazione dei trattamenti e delle regole comuni. Non dobbiamo cedere al tema del cabotaggio così come lo ha impostato – ha proseguito – anzi dobbiamo provare a revisionarlo. Abbiamo bisogno di fare con efficienza il percorso di innovazione che abbiamo promosso, con i trasferimenti dalle Province agli uffici della Motorizzazione degli albi”.