Autotrasporto, ANITA: scongiurato l’aumento indiscriminato dei pedaggi autostradali sul Brennero
“Ben consci che l’Italia esporta il 70% delle sue merci verso i Paesi della UE, di cui la gran parte verso i Paesi nordici, un efficiente e libero transito attraverso il Brennero senza contingentamenti o limitazioni è essenziale per l’economia italiana”. E’ il commento dell’Associazione Nazionale ANITA in merito al Brenner Meeting di Monaco lo scorso 5 febbraio. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha detto che se ci saranno aumenti dei pedaggi, essi dovranno essere scaglionati nel tempo e tener conto dell’impatto ambientale dei mezzi. L’Associazione Nazionale Imprese trasporti Automobilistici ha manifestato quindi soddisfazione per “la lungimiranza del Ministro Delrio e di quello della Germania Joachim Hermann, che non hanno ceduto alle pressioni dei governatori locali del Trentino Alto Adige e del Tirolo in tema di aumenti indiscriminati dei pedaggi”.
“Riteniamo che questo significhi che se ci saranno aumenti dei pedaggi – ha commentato il presidente di ANITA Thomas Baumgartner -, i più moderni veicoli con motori Euro 6 (che in termini di emissioni Nox sono addirittura migliori rispetto alle vetture che hanno la stessa motorizzazione) saranno esclusi da possibili aumenti. Chi ha investito nell’ammodernamento delle proprie flotte, infatti, non deve essere penalizzato” Baumgartner apprezza anche la proposta fatta dal Presidente dell’Alto Adige Arno Kompatscher di aumentare l’offerta di 100 treni intermodali al giorno a prezzi competitivi, per permettere ai trasportatori di utilizzare la modalità ferroviaria.
“Occorre però imitare il modello svizzero – ha concluso Baumgartner -, dove in attesa del funzionamento a pieno regime della galleria del San Gottardo, che consentirà di impiegare treni più efficienti con lunghezze di 750 mt e 2.000 ton di peso, ogni unità trasportata con il sistema intermodale viene sovvenzionata fino ad un terzo dei costi ferroviari, mentre per il sistema della autostrada viaggiante (RO-LA) addirittura fino a due terzi. Senza questo incentivo non sarà possibile raggiungere l’obiettivo di un modal split 50/50 per il 2027, senza danneggiare irreparabilmente l’economia italiana con misure dirigistiche”.