Autotrasporto: autisti mezzi pesanti, denunciare straordinari, notti e vitto non pagati
Ecco cosa dicono i camionisti
La carenza di autisti di mezzi pesanti in Italia, nel settore dell’autotrasporto, non dipende solo dalla mancanza di candidati, ma anche da condizioni di lavoro scorrette con stipendi inadeguati, straordinari, notti, vitto non pagati e dal timore di denunciare.
Un problema generalizzato che il settore dell’autotrasporto non dovrebbe più ignorare.
Carenza autisti mezzi pesanti, il problema nascosto delle condizioni di lavoro
La carenza di autisti di mezzi pesanti è una delle sfide più serie che il settore dell’autotrasporto sta affrontando. Le statistiche riportano migliaia di posti vacanti, ritardi nelle consegne, difficoltà a coprire i turni.
Ma dietro questi numeri dell’autotrasporto si nasconde una realtà spesso taciuta: condizioni di lavoro inadeguate e mancanza di tutele per gli autisti dei mezzi pesanti.
Testimonianze dei camionisti, raccolte da chi lavora ogni giorno su strada, chiariscono il quadro: “La mia azienda, per esempio, non paga straordinari, notti, né il vitto. E non siamo un caso isolato. Se denunci, le conseguenze le paga l’autista.”
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Autisti di mezzi pesanti: turni massacranti, nessun straordinario pagato, vitto a carico
Sembrerebbe che sempre più aziende di autotrasporto, pur applicando il Contratto CCNL Trasporti Logistica Spedizioni, non riconoscano nemmeno le voci minime che spettano in busta paga: straordinari non pagati, indennità per il lavoro notturno ignorate, assenza di rimborso per il vitto durante i turni fuori sede.
Una situazione che riguarda più imprese di autotrasporto, non solo casi isolati, e che contribuisce a rendere il mestiere dell’autista di mezzi pesanti sempre meno appetibile.
Molti autisti di camion si trovano, così, ogni mese con una busta paga che non riflette né le ore effettive lavorate né i sacrifici affrontati su strada. A fronte di orari lunghi, trasferte faticose e responsabilità elevate, il compenso reale si rivela, per gli autisti di mezzi pesanti, spesso deludente e, in certi casi, persino ingiusto.
Se denunci, le conseguenze le paga l’autista
Denunciare? Per molti autisti di mezzi pesanti non è un’opzione. Il silenzio non nasce dal caso. Per gli autisti di mezzi pesati denunciare porta conseguenze dirette, come il rischio di essere lasciati a casa dal lavoro, subire mobbing o semplicemente non essere più chiamati per i turni.
In assenza di un reale sistema di tutela dei lavoratori nel settore dell’autotrasporto, molti conducenti di mezzi pesanti preferiscono accettare condizioni inadeguate pur di non perdere il posto di lavoro.
Un clima che scoraggia l’ingresso di nuovi camionisti e quelli che vorrebbero far valere i propri diritti e che allo stesso tempo, permette ai comportamenti irregolari nell’autotrasporto, di continuare indisturbati.
E così il sistema dell’autotrasporto si blocca, alimentando una carenza di autisti di mezzi pesanti che è anche il frutto di un mercato del lavoro sbilanciato e poco controllato.
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Carenza di autisti: serve un cambio di strada per l’autotrasporto
Quando si parla di carenza di autisti di mezzi pesanti, si tende a cercare soluzioni nella formazione o nel reclutamento di lavoratori stranieri. Si dimentica un punto fondamentale: se le condizioni di lavoro dei camionisti non migliorano, nessuno vorrà mettersi alla guida di un camion.
Il lavoro dei camionisti è essenziale per la logistica, per l’economia, per la vita quotidiana di tutti. Ma deve essere retribuito e tutelato in modo adeguato.
Ignorare i problemi reali significa aggravare la crisi dell’autotrasporto. Le imprese di autotrasporto, che rispettano il Contratto CCNL Trasporti Logistica Spedizioni e valorizzano i propri lavoratori, esistono e vanno sostenute.
Servirebbero controlli più efficaci, incentivi per il lavoro regolare dei camionisti, e una cultura diversa, che metta al centro la dignità del lavoro.
Se oggi mancano autisti di mezzi pesanti, è anche perché molti non vogliono più essere trattati come invisibili. Riconoscere questa realtà è il primo passo per affrontare davvero il problema.
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