Autotrasporto, per i camionisti pensionamento anticipato in Spagna
Proposta di pensione anticipata per migliorare le condizioni di lavoro dei camionisti e incentivare le nuove assunzioni
In Spagna si chiede pensionamento anticipato per i camionisti. Il settore dell’autotrasporto in Spagna sta affrontando una serie di sfide significative, tra cui difficoltà nel reclutamento di nuovi camionisti.
Recentemente, il gruppo politico Sumar ha presentato una proposta non legislativa al Consiglio del Congresso dei Deputati, chiedendo il pensionamento anticipato per i camionisti.
Questa proposta è utile per migliorare le condizioni di lavoro dei camionisti e a garantire un accesso più equo alla pensione per i lavoratori del settore dell’autotrasporto.
Il Gruppo Parlamentare Plurinazionale Sumar ha sottoposto una Proposta non legislativa ai sensi degli articoli 193 e seguenti del Regolamento della Camera. Questa proposta sarà discussa in Commissione Trasporti e Mobilità Sostenibile e riguarda le condizioni di lavoro e l’accesso alla pensione per i camionisti.
Proposta di pensionamento anticipato per i camionisti
Alla luce delle difficili condizioni di lavoro e del peggioramento della salute fisica dei camionisti, la proposta di Sumar sollecita l’applicazione dell’articolo 206 del Regio Decreto Legislativo 8/2015, che permette di anticipare l’età pensionabile per attività particolarmente gravose, tossiche, pericolose o insalubri. Questo permetterebbe ai camionisti di accedere alla pensione anticipata, migliorando così la loro qualità di vita.
Il Congresso dei Deputati esorta il Governo a:
- Effettuare un audit sulla situazione occupazionale dei camionisti: l’Ispettorato del Lavoro deve garantire i diritti dei lavoratori e assicurare la continuità del settore nonostante le difficoltà di reclutamento, verificando il rispetto della legge e prevenendo il dumping sociale.
- Avanzare nel dialogo sociale per adeguare il quadro normativo: proseguire con l’adeguamento del Regio Decreto 1698/2011, che regola il regime giuridico e le procedure per stabilire coefficienti di riduzione e anticipare l’età pensionabile per attività professionali particolarmente gravose. Questo è particolarmente rilevante per i camionisti che svolgono lavori fisicamente e mentalmente impegnativi.
Il lavoro dei camionisti nel settore dell’autotrasporto
Negli ultimi anni, il settore dei trasporti su strada ha riscontrato difficoltà nel reclutamento di nuova manodopera, sia salariata che autonoma. Le dure condizioni di lavoro dei camionisti, insieme a possibili violazioni normative da parte di alcuni datori di lavoro, sono state identificate come le principali cause di queste difficoltà. L’ottimizzazione delle risorse da parte delle aziende ha spesso superato i limiti legali, portando a situazioni di frode sul lavoro che colpiscono i camionisti.
Condizioni di lavoro dure e abusi per i camionisti
Secondo la relazione di Sumar, molti camionisti riferiscono di lavorare fino a 15 ore giornaliere, con remunerazioni basate sui chilometri percorsi piuttosto che sulle ore lavorate. Questo sistema esclude le ore di attesa durante il carico e lo scarico dei camion e le pause necessarie durante il trasporto. Inoltre, i giorni minimi di riposo stabiliti dalla legge non vengono sempre rispettati, mettendo a rischio la salute dei degli autisti dei mezzi pesanti e dei camion.
Oltre alle frodi orarie, i camionisti devono affrontare condizioni di lavoro estremamente dure, inclusi compiti non contrattuali come il carico e lo scarico dei veicoli. Lo stress mentale e le esigenze fisiche del lavoro si manifestano in problemi di salute come artrite, lombalgia, obesità, ipertensione, malattie cardiovascolari, depressione, ansia e stress. È evidente che le condizioni di lavoro degli autotrasportatori richiedono interventi urgenti.
Impatto economico
Le frodi sul lavoro nel settore dei trasporti hanno un impatto diretto sia sulle casse della previdenza sociale che sull’erario pubblico. È quindi essenziale indagare sulle condizioni di lavoro degli autisti dei camion e dei mezzi pesanti per evitare concorrenza sleale e garantire giustizia nei confronti dei lavoratori.
La proposta ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di lavoro dei camionisti. Il pensionamento anticipato potrebbe non solo alleviare le difficoltà fisiche e mentali dei lavoratori, ma anche rendere il settore più attraente per i nuovi ingressi. Questo intervento è fondamentale per garantire un futuro sostenibile e giusto per l’autotrasporto spagnolo e per i camionisti che ne fanno parte.
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