Autotrasporto: carenza autisti mezzi pesanti, lo stipendio non è il problema
Cosa chiedono i camionisti per poter lavorare
La carenza di autisti mezzi pesanti continua a mettere in crisi l’autotrasporto. Il nuovo rapporto IRU 2024 mostra che 3,6 milioni di posti di lavoro per autotrasportatori restano vacanti in 36 Paesi, con un divario generazionale sempre più marcato: giovani conducenti di camion in calo e anziani in aumento.
L’Italia è tra i Paesi più colpiti, con solo il 2,2% di autisti mezzi pesanti sotto i 25 anni e il 45% oltre i 55. Si prevede che entro il 2029 oltre 3,4 milioni di camionisti andranno in pensione.
Il problema sulla carenza di autotrasportatori non è solo quantitativo, ma profondamente strutturale e demografico. Il divario di età crescente tra camionisti giovani e anziani che minaccia la stabilità dell’intero settore dell’autotrasporto.
Carenza autisti mezzi pesanti: la situazione per l’autotrasporto
Sebbene la domanda di trasporti si sia leggermente ridotta, la carenza di autotrasportatori resta grave. Secondo IRU, si tratta di una crisi strutturale dell’autotrasporto, che richiede interventi urgenti da parte di governi e aziende.
Tra le 5.100 aziende di autotrasporto intervistate, fino al 70% lamenta difficoltà nel reclutare autisti mezzi pesanti.
Autotrasporto, giovani camionisti in calo, over 55 in aumento
Il dato più preoccupante riguarda la composizione anagrafica della forza lavoro degli autisti di mezzi pesanti.
L’età media camionisti è salita a 44,5 anni, e entro il 2029 si stima che 3,4 milioni di autisti andranno in pensione, aggravando ulteriormente la situazione dell’autotrasporto. Solo in Italia, il 45% degli autisti ha più di 55 anni.
Lo stipendio degli autisti mezzi pesanti non è il problema
Contrariamente a quanto spesso si pensa, gli stipendi degli autisti mezzi pesanti sono tra i più alti rispetto al costo della vita. In tutte le regioni analizzate, il salario medio è dal 30% al 135% superiore al minimo necessario per vivere. Inoltre, l’81% degli autisti si dichiara soddisfatto del proprio lavoro, con un picco del 57% che si dice “molto” o “estremamente” soddisfatto. I camionisti italiani, britannici e francesi risultano i più contenti.
Sorprendentemente, i giovani camionisti sotto i 25 anni sono la fascia con il più alto livello di soddisfazione. Questo significa che il problema non è trattenere i giovani autisti, ma farli entrare nel settore.
Cosa chiedono i camionisti per lavorare
Il 91% degli autisti mezzi pesanti chiede migliori aree di sosta e trattamenti più dignitosi nei luoghi di consegna.
Si tratta di esigenze trasversali nel settore autotrasporto, indipendenti da età e genere, che mostrano una chiara direzione per migliorare la qualità del lavoro nel settore.
Il rapporto IRU 2024 conferma che la carenza di autotrasportatori non è solo una questione numerica, ma una vera emergenza generazionale. Senza un cambio di rotta, il settore dell’autotrasporto rischia di non poter garantire la continuità dei servizi fondamentali per l’economia. I dati ci dicono che i giovani accedere a questo lavoro, ma è il sistema che deve aprire loro le porte.
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