Autotrasporto: Cna-Fita dichiara lo stato di agitazione
Cna-Fita ha deciso di proclamare lo stato di agitazione dei suoi associati in relazione alle ultime determinazioni del Governo sull’autotrasporto.
“Stando alle ultime indiscrezioni sarebbero contenute in un Decreto di prossima emanazione, disposizioni relative al recepimento del Regolamento europeo sull’accesso alla professione e da dove si evincerebbe che la nostra rappresentanza, quanto quella unitaria di Unatras, è stata completamente inascoltata – scrive l’associazione in una nota -. Si parla, come requisito d’ingresso, di mantenimento dell’esenzione dal Regolamento europeo 1071/2009 fino ai 3,5 ton per le sole imprese monoveicolari e che non si adeguerà la capacità finanziaria ai 9 mila euro per tutti, bensì unicamente per le aziende che intendono esercitare o esercitano la professione di autotrasportatore con autoveicoli fino ai 35 quintali a differenza del maggiore onere di 50 mila euro per tutti gli altri”.
Cinzia Franchini ha duramente stigmatizzato la decisione del Sottosegretario di aprire un tavolo con TrasportoUnito per ridiscutere la legge 127, gli accordi di settore e i costi minimi di sicurezza. “I costi minimi – ha affermato la presidente della Cna-Fita – non vanno ridiscussi bensì fatti rispettare”.