Autotrasporto, costi minimi: le sanzioni partono dal ministero dei Trasporti
Sarà il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti ad attribuire le sanzioni previste dall’articolo 83bis (legge 133/2008), quello che disciplina la “Tutela della sicurezza stradale e della regolarità del mercato dell’autotrasporto di cose per conto di terzi”. A prevederlo è il maxiemendamento al Decreto Sviluppo approvato dalla Camera e che ora deve essere ratificato dal Senato. La modifica trasferisce in pratica l’attribuzione delle sanzioni da una generica autorità “individuata con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti”,così come previsto dal testo originario, direttamente al “Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, secondo le modalità individuate con decreto dello stesso Ministro”.Si tratta di una modifica importante che rimette al centro dell’azione di controllo e sanzione il ministero dei Trasporti. Modifica che giunge a poche ore dall’incontro di verifica sull’evoluzione della normativa relativa ai costi minimi di sicurezza per l’autotrasporto previsto per domani pomeriggio tra Governo, associazioni di categoria e committenza, alla presenza dello stesso ministro Matteoli. Le sanzioni per i committenti che non rispettano i costi minimi di sicurezza, secondo quanto prevede il comma 14 dell’83bis, sono particolarmente pesanti per le imprese e prevedono, tra l’altro, l’esclusione fino a sei mesi dalla procedura per l’affidamento pubblico della fornitura di beni e servizi e l’esclusione per un periodo di un anno dai benefici fiscali, finanziari e previdenziali di ogni tipo previsti dalla legge.