Autotrasporto: dubbi delle associazioni sul sistema di tracciabilità dei rifiuti
Grande preoccupazione hanno espresso le associazioni dell’autotrasporto relativamente all’avvio del nuovo sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti (Sistri) previsto per il primo ottobre. Le perplessità derivano, in particolare, dalla mancata distribuzione dei dispositivi elettronici necessari a rendere operativo il Sistri. “Nemmeno un terzo dei vettori specializzati ha potuto ritirare la chiavette Usb – si legge in un comunicato di Confartigianato Trasporti – e soltanto 1 automezzo su 10 si è potuto equipaggiare con la scatola nera (black-box) necessaria per effettuare il controllo satellitare dei rifiuti, nel percorso che questi compiono per arrivare agli impianti di trattamento o di smaltimento, e molti sono gli errori e le disfunzioni segnalate”.
Dubbi sono stati espressi anche per la discriminazione che il sistema creerebbe a danno delle imprese nazionali, dal momento che quelle straniere non sono obbligate ad aderire al Sistri, a pagare i contributi e a rispettare i tempi per l’ installazione degli apparecchi.
Per tali ragioni, le associazioni hanno chiesto una nuova proroga di sei mesi per l’avvio del sistema di controllo e un ulteriore periodo di sperimentazione.