Autotrasporto: Federauto Trucks, servono regole certe
“Uno Stato di diritto deve imporre regole certe e deve essere certa la loro applicazione, non c‘è niente di peggio di una norma non applicata”. Inizia così l’intervista a Massimo Tentori, Presidente di Federauto Trucks, a Trasporti-Italia.
Anticipando quello che sarà oggetto di un prossimo comunicato di Federauto Trucks, Tentori ha ribadito l’iniquità derivata dalla nuova imposta provinciale.
“L’IPT, imposta provinciale sui trasporti, ha determinato un enorme aggravio di costi in tutte le regioni in cui le motorizzazioni non hanno registrato tempestivamente i nuovi mezzi, rendendo la nuova imposta addirittura retroattiva – spiega Tentori – sottraendo risorse ad un settore già gravemente in difficoltà”.
Per un trattore dato in leasing, ad esempio, l’IPT può arrivare ad essere pagata tre volte: al momento della registrazione, alla fine del leasing e nel momento in cui viene rivenduto.
Una prima riflessione è che l’autotrasporto, abbracciando tutti i settori, dell’economia può essere considerato il “termometro” della situazione economica”.
D: In questi giorni sono stati stanziati 200 milioni per sostenere i trasporti, la ritiene una misura sufficiente?
R: Gli aiuti al mondo dei trasporti ci sono sempre stati, e vanno poi distribuiti sulla logistica, sui porti etc, mancano incentivi alla rottamazione, o per il rinnovo dei mezzi. Tornando alle regole, si sta facendo tanto per migliorare la sicurezza degli autotrasportatori e per ridurre le emissioni di PM10, ma poi nella realtà ci sono in circolazione mezzi vetusti, quindi poco sicuri, e molto più inquinanti, anche a causa della eccessiva polverizzazione dell’autotrasporto. Come Federauto auspichiamo una disincentivazione della circolazione di alcuni veicoli che, se non fermati, almeno che perdano la portata a vantaggio degli autotrasportatori virtuosi. L’eccessiva polverizzazione nel nostro Paese espone le aziende di autotrasporto alla concorrenza sleale di quanti disattendono alle regole, minando la credibilità di tutta la categoria. Abbiamo lasciato troppo spazio a una deregulation per il trasporto e per la vendita dei mezzi, i concessionari sono in grande difficoltà oggi, anche per la mancata assistenza post vendita, che è uno dei servizi fondamentali che una concessionaria offre a costi che, contrariamente a quanto viene percepito, sono inferiori a quelli delle officine “fai da te” a discapito ancora una volta della sicurezza e della qualità.
D: Quali potrebbero essere le proposte di Federauto per risolvere il problema delle concessionarie?
R: Un’ipotesi potrebbe essere quella di dare una “qualificazione” del Concessionario, per rendere chiara e certa la qualità e l’assistenza a vantaggio della sicurezza degli autotrasportatori. Il concessionario è colui che rispetta gli standard e fornisce una rete di assistenza del prodotto e del ricambio. Spesso le grandi dimensioni delle concessionarie danno l’idea, sbagliata, di essere più costose, in questo contesto cresce un “sottobosco” di officine che, usando ricambi non originali e di un mercato parallelo, rendono meno sicuro ed affidabile il trasporto. Anche per questo siamo disposti a fornire i nostri spazi per i controlli sul territorio, affinchè i veicoli non a norma vengano fermati e riparati immediatamente come accade ad esempio in Germania. Servono regole certe e uguali per tutti, solo in questo modo si può garantire una leale concorrenza e una ripresa del settore. E questo riguarda anche la distribuzione urbana delle merci. Altro nodo critico per gli autotrasportatori: ogni città ha le sue ZTL con orari e tariffe diverse, che cambiano in continuazione.
Occorrerebbe avere una regola nazionale, anche con tariffe locali, ma che renda meno complessa la consegna delle merci, ha concluso Massimo Tentori.
Rossella Smiraglia