Autotrasporto: fermo bisarche, proseguono i disagi
“Le istituzioni e la committenza si facciano carico delle loro responsabilità e delle conseguenze di un atteggiamento di totale e assoluta chiusura nei confronti dell’autotrasporto”. Così l’associazione Bisarche italiane critica le azioni delle controparti istituzionali e private nei confronti dei bisarchisti impegnati nella seconda settimana di un fermo nazionale che inizia a creare disagi nel settore dell’automotive.
I principali porti di smistamento delle autovetture, come Livorno, Salerno e Civitavecchia, sono bloccati e, con spazi e piazzali saturati e non in grado di accogliere nuovi sbarchi di auto, le navi sono costrette a restare ferme in rada.
“Questo stato di cose – aggiunge l’associazione – è destinato a proseguire a lungo o comunque fin quando le istituzioni e la committenza non decideranno di confrontarsi con la categoria per definire corrette modalità operative in un settore cronicamente privato di potere contrattuale e costretto ad operare ai limiti della sopravvivenza”.