Autotrasporto: fermo dal 9 al 13 dicembre, le richieste delle associazioni
Anita, Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Conftrasporto e Sna Casartigiani hanno diramato un comunicato con cui annunciano il fermo nazionale dei servizi dell’autotrasporto dal 9 al 13 dicembre 2013. A queste associazioni di categoria si è unita anche Legacoop Servizi, il cui consiglio di presidenza ha ratificato la proclamazione dello sciopero dei servizi del settore dalla mezzanotte di lunedì 9 dicembre fino alle 24 di venerdì 13 dicembre.
Unatras e Anita hanno presentato una serie di richieste riguardanti i costi di esercizio e il settore normativo, inserite in una “piattaforma rivendicativa”.
Circa la questione costi di esercizio, si chiede: il rimborso delle accise sul gasolio per autotrazione, “una condizione imprescindibile per trasporto merci e persone, per questo si chiede l’abrogazione dei commi da 4 a 6 dell’art.17 del DDL stabilità 2014”.
Al secondo punto c’è la richiesta di mantenimento delle risorse economiche in ordine alla riduzione sui premi Inail, al recupero Servizio Sanitario Nazionale sulle polizze assicurative, allo stanziamento relativo alle spese non documentate, ai rimborsi dei pedaggi autostradali.
In ambito mercato e normative di settore, le organizzazioni, in vista della riforma del Comitato Centrale dell’Albo degli autotrasportatori, chiedono: “l’individuazione di meccanismi di gestione che garantiscano e riconoscano nuovi ruoli e funzioni con particolare riferimento ai controlli per la lotta al lavoro nero ed all’illegalità”.
Infine c’è la richiesta del rispetto della normativa europea sul lavoro in somministrazione transnazionale e sul cabotaggio, “anche mediante controlli e sanzioni adeguati, in modo da consentire la salvaguardia delle aziende sane che operano nel rispetto delle regole e della trasparenza”.
“E’ una scelta inevitabile”, ha commentato il presidente di Anita, Eleuterio Arcese al termine dell’incontro con gli imprenditori che rappresentano le più importanti realtà aziendali dell’autotrasporto e della logistica del Paese.
“I tagli al rimborso delle accise e alle risorse per la riduzione dei premi Inail – continua Arcese – avrebbero l’effetto di accrescere ulteriormente il divario competitivo con le imprese degli altri Paesi della vecchia Europa e con quelli dell’Est, cosa che, soprattutto nella situazione attuale, non ci possiamo assolutamente permettere”.
Il presidente Anita ha concluso sostenendo che “al contrario, le imprese hanno bisogno di aumentare la propria produttività e competitività sui mercati, e per questo motivo il Consiglio nazionale di Anita ha incluso nelle richieste al Governo, la necessità di concertare con la categoria il ‘piano neve’, e di rivedere in maniera strutturale il calendario dei divieti di circolazione, alla luce dell’assenza di una stretta correlazione tra incidentalità e mezzi pesanti, come dimostrato dal recente studio ACI-ISTAT sugli incidenti stradali in Italia”.
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